Wow, eccomi a commentare per la prima volta una tua storia ^^
Non capisco proprio: perché la ritieni brutta? Io penso sia molto coinvolgente e, credimi, nient'affatto brutta.
È confusionaria, questo è vero, ma non con accezione negativa; sono i pensieri di un padre assente che vede sua figlia incatenata a una sedia, stordita dalla verbena che lui stesso le ha iniettato: come può essere lucido?
La sua bambina è cresciuta ed è morta: è un vampiro, una delle creature che lui deve odiare di più, in quanto discendente di una delle famiglie fondatrici, e che deve combattere a ogni costo. Anche se si tratta della sua unica figlia.
Bill, però, non vuole accettare che Caroline sia un vampiro: preferisce crederla addormentata, una visione molto più innocente della realtà, vuole rivivere i bei momenti passati con lei ma non riesce a ricordarli bene, sono sfocati, l'idea della sua bambina si allontana sempre di più per lasciare spazio al mostro.
Ma lui non vuole farle del male, soffre, lui vuole solo aggiustarla, farla tornare la Caroline di un tempo: allora immagina che stia solo dormendo, perché la sua mente non lo accetta, torna ai tempi felici che si sovrappongono al clangore delle catene, allo stridio degli strumenti di tortura - perché lui non vuole farle male, vuole solo aggiustarla - proponendoci una felice visione del passato, che però appare troppo sfocata, quasi appartenente a una fiaba e la cruda realtà, dove Caroline è un mostro, è corrotta, è sbagliata; ma il padre non può fare niente: allora Caroline non è stordita ma dorme, e torna ad essere la sua bambina.
Be', che dire? La mia recensione è confusa almeno quanto la fanfiction! xD (se non molto di più!).
Baci, Luna. |