Afton! Afton è un personaggio al quale sono molto affezionata… sì, lo so che è solo un nome.
Precisamente, prima dell’uscita della guida era un nome, un asterisco e un’intervista nella quale la Meyer svelava il suo potere: era tipo quello di Jane, solo che a differenza della bambolina, lui con uno sguardo dava alla vittima l’illusione di essere in decomposizione. Ebbene sì, prima dell’uscita della guida Afton era così, poi la Meyer ha cambiato completamente il potere del personaggio, non si sa perché.
Questo non era uno sfoggio di “sapienza” (ma de che? XDDDD) fine a se stesso, era solo per dirti che il tuo Afton, per quanto mi riguarda, è completamente “nuovo”. Lo è perché ovviamente tutti quelli che ne hanno scritto finora si sono basati sull’unica fonte disponibile, ossia l’intervista, e facendo lo stesso ragionamento tuo ma con un potere cambiato gli scenari sono totalmente diversi, come puoi bene immaginare. Perfino la sua importanza la si immagina diversa, perché uno con un potere simile a quello di Jane non può essere una guardia di serie B, come suggerisce la guida.
Quindi sono stata curiosissima di leggere questa one shot.
Scusami se non ti faccio un’analisi del testo, è che proprio mi annoio: accontentati di sapere che stile, grammatica e tutte quelle cosine lì sono perfetti, e sono del parere che non abbia senso fare i complimenti a un pilota perché ha la patente. Scrivi benissimo, davvero. Ma passiamo alle cose divertenti.
Divertenti un cavolo, in realtà. Il tuo Afton non è divertente, nonostante quelle righe iniziali (sì, me lo sono immaginato il tipo di sguardo che lancia e che fa sentire una merdaccia l’interlocutore. L’ho immaginato benissimo, credimi). Però mi hai ammazzata già alla frase dopo, sarà che l’ho fatta, la cameriera, anche se non ai matrimoni, e capisco perfettamente la sensazione. Ma lui neanche la dice, quella frase. È… come posso spiegarmi? Rassegnato. È una one-shot di rassegnazione. Una storia in cui lui sa di essere invisibile, ci soffre (perché, come dici tu, è pur sempre un uomo, e vivaddio), ma cosa fa? Poco e niente.
Ok, forse neanche vuole fare qualcosa, o forse sa che sarebbe inutile farlo, ma tutto in lui mi da l’idea di una frustrazione rabbiosa finita in niente, in rassegnazione passiva, sfogata solo nei momenti in cui si dà al suo, chiamiamolo così, hobby. L’idea che lui cerchi il silenzio, anzi, l’eco della morte, mi piace moltissimo.
E mi è piaciuta moltissimo la riflessione che fa quando pensa che perfino una presa in giro è preferibile al silenzio. Perché è vera, verissima.
Poi alla fine, quella chiusa, in cui il suo amore per Chelsea si manifesta. In cui spiega perché sta lì, a fare il vampiro di serie b. C’è da chiedersi per quanto questo solo motivo potrà bastare; magari per sempre, eh, magari la sua eco mortale risuona davvero per l’eternità, eppure me lo sono chiesto.
Insomma, complimenti! Ti ho già detto quanto adoro i Volturi e sono contenta che tu abbia iniziato a scrivere di loro… per quanto mi riguarda gli aggiornamenti frequenti non possono che farmi piacere!
A presto!
P.S. “a Afton piaceva il momento in cui l'eco si spegneva per celebrare, finalmente, il silenzio della morte.” Qui l’ho adorato. Cose mie, eh, ma l’ho adorato e volevo dirtelo.
P.P.S. “Tra i Volturi tutti avevano i propri hobbies, anche quelli più importanti e impegnati, perché la noia non risparmia nessuno. Dopo una bella missione, dopo aver spadroneggiato e aver imposto la propria autorità e fatto rispettare la legge, anche i gemelli stregati diventavano persone quasi normali.” Qui invece ti farei una statua per un motivo molto più comprensibile: non trovo credibile che questi se ne stiano 24 ore al giorno a fare cose gotiche in pose plastiche. Faranno pure qualcosa, ‘sti poveretti, o no? Ecchecavolo! |