-Mi perdo ad immaginare le sue onde, mi perdo a cercare i suoi pesci, quelli più piccoli, quelli più grandi, che lottano fra loro. Sogno di accarezzare le alghe, leggermente scosse dalla corrente, ma sempre ferme, stabili. 

Quanto spesso se ne sradica una?

E quante volte, invece, se ne stacca solo qualche foglia?-
Maqquantotenerosasei :3 ? 
Bene, qui esprimi un palese desiderio di conoscerlo meglio, in ogni suo dettaglio. E di accarezzargli i capelli (le alghe) ? Forse.
Devo ammettere, però, che al  -mi perdo a cercare i suoi pesci- mi è mancato un battito. E no, non ho pregiudizi sulle tue intenzioni ma...il sorriso m'è scappato, che ci posso fare :D
Riguardo alle alghe che si sdradicano ho un po' di dubbi. Sul loro significato metaforico, se c'è. Me lo spiegherai domani.
Leggendo -Sei tanto bello, Mare!- sono scoppiata a ridere, immaginando la tua voce pronunciare "è tanto bello" in un momento poco opportuno, o mentre si sta parlando d'altro. Anche se parlare di altro quando hai in testa qualcuno è un'impresa ardua. Scherzo naturalmente, cara. :P
-Ma è ancora inverno, Mare.-
Questa frase è la più carina, secondo me, forse perché è la più razionale, quella che inquadra di più il mio punto di vista:
è ancora presto, Mare. Non è ancora tempo per noi, Mare. Devo ricevere prima la benedizione da Martina, Mare. Devo prima conoscerti meglio, Mare. 
AHAHAH, ok.
Suppongo che il suo numeroso numero (numeroso numero, non ti fa ridere?) di occhiate sia abbastanza incoraggiante da "buttarti in questo Mare" e provarci.
Ultima mossa: cercare di portarlo al Kursaal. Quando è lì dentro, può considerarsi tuo. Glielo scrivono in fronte all'entrata, mentre ritirano il biglietto stropicciato: DI ALICE.
:P
Ti lascio, ci sentiamo domani :*
Un bacio, bacionis grosso come una domus, us :*

Elizabeth Darcy