Il senso!
Dov'è, maledetto?
Ho letto questa poesia correndo. Seguirne la musica, a prima lettura, ti impedisce di soffermarti, appunto, sul senso, o meglio sull'emozione.
Ma con te spero un po' d'aver imparato, Socia Mia, ed ho riletto. Questi tuoi ultimi componimenti sanno d'amaro e fuliggine.
Vorrei essere per te uno spazzacamino.
Esserti amica mi impedisce di fare una valutazione oggettiva, me ne rendo conto... Mi viene solo voglia di urlarti contro di venire ad abbracciarmi, perché son qui e non me ne andrò. Che da là devi uscire, devi uscire!

E' che sei veramente tanto brava, Socia mia, tanto tanto tanto. Questa poesia è fatta davvero bene, nel senso che è costruita a regola d'arte. Ti stringe il collo col suo dolore elegante, fintamente distaccato e roboante. Le parole, ah. In quelle, lo sai, sei incredibile. Le scegli sempre con cura, ma quello che mi piace di più è il fatto che inganni. Sì, scegli le parole per ingannare, per dover poi far rileggere.
Hai usato termini madidi di tormento, e fai sembrare tutto una filastrocca. Mh, spero s'essermi spiegata.
Delle espressioni, poi, mi fanno impazzire: in bouquet di rabbia e sbagli, sfrigolare come incenso. Awwww!! :O E questa è solo una fra tante.
Mi posso imbaldanzire un po', pensando di essere la tua Socia matta? Mwahah!

K