Oh, Fabi-senpai, sono un essere orribile.
Sono mesi che non recensisco una tua meraviglia. E per di più ora lo sto facendo per qualcosa che avevo già letto.
Ma come non farlo? Sono così felice ed orgogliosa e fiera, di e per te, che mi sento stupida anche solo a scrivere queste cose, dato che sto sorridendo come un idiota nonostante i sensi di colpa che dovrei provare ancor più di questa gioia.
Quindi:
Congratulazioni Aya-senpai!!!!!
Come ti dissi alla prima lettura, questa storia mi è piaciuta immensamente nonostante la vergognosa ignoranza che ho nei confronti de Il Mago di Oz e relativi.
Adoro la maniera fanciullesca con cui si presenta la prima parte, leggera e innocente nonostante la tristezza che dovrebbe pervaderla - è Dorothy che, nonostante tutto, decide di andare avanti, con una calma tutt'altro che infantile ma senza perdere l'ingenuità della ragazzina.
Unica cosa che potrebbe essere pecca è il lato emozionale: lei non soffre realmente, si limita a svolgere per poche righe il suo lavoro di schiavitù e poi si abbandona nella contemplazione di una sala che, in quanto la più oscura dovrebbe esserle proibita.
Ma non sarò di certo io a criticare questa storia più di così, perché ti ripeto che sono troppo felice per dire qualcosa di veramente sensato.
Lo Spaventapasseri alla fine è il mio punto preferito. La storia scorre rapida, senza necessitare veramente di soffermarsi e comprendere le implicazioni dietro le parole, ma leggendo il diario la scrittura rallenta, è più calcolata, più nel tuo stile, e ti soffermi di più sui tuoi amati dettagli.
Sono orgogliosissimissima di te, senpai.
Un bacio (solo perché è tutto ciò che posso darti) <3
Syr |
