Finalmente riesco a commentare almeno la prima parte di questo stupendo seguito. *__* Volevo aspettare di aver recuperato Cast, ma tra studio, poca voglia di commentare e il fatto di averla riletta poco prima che fosse ripostata, be'... Meglio leggere questa, poi arriverà il momento di Cast. ^^'''
In un primo momento avevo quasi pensato che la madre prodiga fosse la madre di Akane, Nabiki e Kasumi, ma questo sarebbe stato impossibile, visto che lei è morta. Ma Mark MacKinnon potrebbe anche trattare un argomento come questo, visto ciò che tratta in Cast e ciò che riesce a trattare qui, e che il soprannaturale non lo spaventa. XD Poi ho capito che si trattava della madre di Kuno, anche prima che lo dicesse. ^^ Anche se la protagonista indiscussa del capitolo è Nabiki, e la Nabiki di Cast già l'adoravo, questa poi... *__*
Ma vado con ordine, è meglio. ^^' Già nella prima scena c'è tensione, perché Akane sta facendo un incubo, ma subito dopo viene abbracciata da qualcuno. E quel qualcuno è Ranma. Almeno quando sono da soli c'è leggermente del tenro in più, e ci credo! Dopo tutti gli avvenimenti di Cast! Ma c'è sempre quel filo di imbarazzo, di cose non dette, di timore di ciò che farà l'altro, di sensi di colpa per essere sopravvissuti. I due parlano, dopo che Akane l'ha abbracciato, di Kodachi, della madre di Akane, di Kuno. E le parole di Ranma "Non puoi aiutare qualcuno che non vuole essere aiutato", seppur sembrino logiche, in realtà nascondono qualcos'altro, che scopriamo solo all'ultimo, ovvero che Ranma, come al solito, ha ancora dei sensi di colpa, anzi,che crede che sia tutta colpa sua. D'altronde, Kodachi si è sacrificata per lui, e Kuno adesso lo odia per questo.
Ma passiamo a Nabiki. Probabilmente quella ad essere più cambiata (o forse ad aver preso più consapevolezza di sé e degli altri) è proprio lei, così fredda e calcolatrice, ancora così intelligente, ma che comincia a domandarsi circa le sue passate azioni, e anche su ciò che dovrebbe fare da adesso in poi. Anche solo l'aver manovrato Hinako per vedere come sta Kuno e sentirsi in colpa, l'aver rimproverato quelle ragazze è segno del suo cambiamento. Ci sarebbero troppi, troppi segni del suo evidentissimo (almeno per noi lettori) cambiamento, ma le persone accanto a lei non lo avvertono, un po' perché lei è brava a nasconderlo, un po' perché è complicato cambiare tutto d'un tratto l'idea che ci si è fatti di qualcuno; soprattutto di qualcuno come Nabiki.
E assistiamo anche all'arrivo della madre di Kuno dagli occhi di Nabiki. La madre di Kuno, be', in pochi hanno pensato di trattare un personaggio così... ignoto. Mai un riferimento nel manga. Chi è? Cosa fa? Be', in questa fanfic si affronta la questione, in modo davvero incredibile. *__* La sofferenza di Kuno e la voglia di stare accanto della madre sono così umani, così ben presentati che ci mancava poco urlassi dalla gioia. XD E Tatewaki che spiega in maniera così chiara e lucida la pazzia sua e della sorella sfiorando appena, impercettibilmente, l'OCC, ma riuscendo a rimane quasi del tutto IC è una cosa che pochi riescono a fare. *__* Ma il suo dialogo con la madre non è importante solo per i sentimenti di entrambi, ma anche per aprire la questione su un nuovo problema, un qualcosa di soprannaturale, di inumano, con cui la famiglia Kuno ha a che fare da generazioni. Cosa sarà? Cosa deve fare Kuno? Allora è colpa di questo se è "pazzo"?
E Hinako, invece? Che fine ha fatto? L'avranno presa questi esseri che si appresta a combattere Kuno?
E Nabiki sta cambiando, e soprattutto ha deciso di aiutare senza avere nulla da guadagnarci.
E Kuno si prepara a combattere.
Davvero, un capitolo incredibile. *__* Grazie, davvero grazie per averlo tradotto! Soprattutto in un italiano così fluido! *__* Mi sa che non aspetto per leggere il prossimo, anche se in teoria dovrei già studiare... Oh be', il prossimo commento ci sarà al più presto! ^^
Ho trovato un paio di cose: "Sono stati tutti stati uccisi in un qualche genere di rituale!" doppio stati o qui "Sì, lo eri", disse a denti stretti. "Era tua figlia, e tu l'hai abbandonata. credo che sia era.
Maryku. |