(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
"La caduta di Milano" accompagna nei giorni cruciali in cui, secondo gli eventi del gioco di ruolo "La Masquerade", un importante punto strategico passa da un potere all'altro. Questo causa sommovimenti che, all'autore, servono per mostrarci reazioni e animi di chi viene coinvolto.
I primi capitoli mettono in scena i personaggi di cui si intrecceranno le vite nel culmine dell'azione: Nicola è immediatamente il più empatico, in mezzo ai mostri di cui si popola il mondo di tenebra, e assieme a lui scopriamo le macchinazioni del potere vampirico in città. Anche i personaggi vampiri sono ben tratteggiati, dagli anziani cinici alle pedine che cercano di sopravvivere. Verso metà storia si passa all'azione e l'autore comincia a tirare i fili, fino alla risoluzione finale.
Si alternano con sapienza capitoli di strategia militare, azione e qualche momento di brivido (su tutti l'evocazione della Stria).
La storia coglie in pieno lo spirito del gioco da cui questa sezione prende il nome, quindi merita un posto nelle scelte.

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Appena arrivato su EFP, entro e che ti leggo? LA CADUTA DI MILANO! Ed è amore a prima vista! ;)

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Di tutta l'azione pulp io, malk inside, ovviamente ricordo con più nitidezza il poveraccio che ripete "ho fame, ho fame", e lo fa con il tono della gabbianella di Zorba. 
Vabbè.
Proviamo a fare le persone professionali per un attimo: intanto apprezzo l'inizio nel bel mezzo dell'azione. Una missione fallita (ma con Bruno cosa vorresti fare? Poveretti) e la fuga precipitosa. Forse il pezzo migliore è nel finale, con il litigio inutile (specialmente nella situazione in cui si trovano) e la notizia che la giornata, ebbene, può andare anche peggio di un branco falicidiato.

Questa non è una semplice fanfiction... è una vera Tarantinata!! XD Sul serio, ricorda Pulp Fiction per lo stile dei dialoghi, l'ironia, la violenza gratuita nei momenti giusti... XD è una vera ventata di novità in una sezione stagnante come questa, mi ci voleva proprio! Rapida, concisa, con i giusti tempi nelle battute e nella narrazione, non necessita di background o di chissà quali approfondimenti di trama e arzigogoli vari: tutto ciò che viene narrato si regge sulle sue righe senza sbavature o cali di tono! Mi piace la descrizione del Nosferatu: ho sentito di tutto, ma "un opera di Picasso vomitata da un cazzo di ratto radioattivo" è decisamente innovativa XD Altro dettaglio: il riferimento alla Spada di Conan il Barbaro: sembra di leggere le carte di Munchkin ("Spada gidante che taglia le teste proprio come in quel film") XD Ottimo lavoro!! Domanda: il concetto di "Tzimisce sadomaso" è di moda? No, perchè sembra un binomio decisamente efficace e ogni volta che ne salta fuori uno in una campagna si vanno a creare fior di situazioni tra il delirante e il surreale... XD

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Tutta questa violenza mi rende sorridente, rilassata, bendisposta e gigioneggiante. Finalmente dei vampiri che invece di brillare si picchiano.
Ci voleva proprio.

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