E anche dopo anni, le tue storie mi fanno venire i brividi.
Grazie per questa perla che mi ha commosso non poco.
Attendo, anche se quella che all'epoca è scappata sono io, il ritorno di Setsuka-Sensei.
Grazie ancora e, spero, a presto.
Sempre affezionata
Dimea

Nonostante io non condivida il RoyEd il racconto mi è piaciuto molto. Ho apprezzato le analogie e la descrizione dei sentimenti è molto viva e sentita. Complimeti!

Sai, hai preso proprio uno dei momenti che ha più fatto male, nella storia di Ed e Roy.
Quando in Shamballa ci hanno mostrato il Colonnello, da solo in quella baita sperduta nella neve, ho provato dolore.
Era spento, rassegnato. Come se fosse un'altra persona, come se l'Alchimista d'Acciaio, oltrepassando il Portale, avesse portato con sé anche l'orgoglio, la folle idea delle minigonne e tutto ciò che costituiva il Roy Mustang uomo e soldato ambizioso.
Nella tua storia, Havoc torna nuovamente a trovare l'ex superiore dopo la visita che gli fece con Breda perché ha capito. Ha compreso che Mustang sta aspettando qualcuno, e quel qualcuno è dolorosamente chiaro chi sia.
Per questo torna, e davanti al fuoco di quel caminetto osa porgli la fatale domanda.
La reazione di Roy è straziante, nella sua intensità: è quella di un uomo che ha perso ciò che aveva di più caro ancor prima di aver tentato di stringerlo a sé.
Quando Jean gli dona l'orologio perduto di Edward, poi, il momento si carica di una tale delicata intimità che il suo sottoposto, a ragion veduta, si sente troppo ingombrante e fuori posto, una presenza "pachidermica" che stona nella perfezione di quell'incontro tra passato e presente.
Il pugno tremante di Roy che stringe quell'orologio argentato, fragile e polveroso, è il perfetto simbolo del loro amore.
Ora anche lui ha qualcosa di Ed, con sé. Ora anche lui ha qualcosa a cui aggrapparsi con la speranza di un futuro in cui la sua ragione di vita non è perduta nell'oblio, ma è viva e forte come il ticchettio dell'orologio dell'Alchimista d'Acciaio e può permettersi di ricordare un tocco fuggevole di mani, uno scambio di sguardi brucianti come il tramonto alle loro spalle ed un sorriso sincero e pieno di consapevolezza e gratitudine.
Tutto questo, assieme alla luce nello sguardo di Roy, è sufficiente a riempire di luce anche quella piccola stanza, fredda e spoglia.

È inconcepibile. Ogni volta, ogni volta mi prometto di non leggere storie drammatiche e malinconiche, eppure, come sempre, eccomi qui.
Tu non hai idea delle lacrime che mi hai fatto versare con questa one-shot, né della tristezza che mi hai fatto provare; purtroppo pare che quest'anno non riuscirò a sottrarmene, dato il filone generale seguito dalle fanfiction per il RoyEd Day. Anche il fatto che tu abbia scelto come ambientazione Il Conquistatore di Shambala mi ha fatto molto soffrire, poiché il solo ricordo del film mi fa venir da piangere. Come avrai notato io scelgo sempre come ambientazione Brotherhood, e questo è il motivo.
Okay, la finisco con i miei commenti fuori luogo e troppo sentimentali, passo alla storia.
Non so assolutamente che dire, sono senza parole. La dolcezza e la malinconia che accompagnano questa stroria sono disarmanti e mi hanno fatto emozionare in modo sproporzionato. L'amore che non muore mai in Roy, la devozione al ricordo di Ed, ed infine quell'ultimo barlume di speranza, mi hanno fatto letteralmente innamorare. È una storia meravigliosa, davvero, complimenti.
Ora per riprendermi da questo duro colpo dovrò come minimo leggere alcune fic happy ending e numerosi volumi del manga che mi riportino nel mondo che cui Roy e Ed possono restare uniti, e non separati da un dannato portale xD
Spero di leggere presto tue prossime fic e racconti fantastci come questo.

Un bacio, Kiyomi.

Le storie ambientate sul Conquistatore di Shamballa sono sì, le più triste, ma anche le più emozionanti. Ho apprezzato tantissimo questa one shot, anche se apparentemente senza pretese, riesci sempre a scrivere e a deliziarci con qualcosa di bello. La scena della baita è una tra le mie preferite del film e non so quante volte ho sperato, durante la visione, che quella maledetta porta si aprisse ed entrasse Ed. Il gesto di Havoc, donare al Colonnello l'orologio di Ed, sembra gridare a pieni polmoni -Hey Colonnello, Edward è ancora vivo!-. Per quanto fosse un gesto semplice, ha donato a Roy la scintilla di cui aveva bisogno. Trasuda speranza da tutti i pori e fa sperare che quella porta si apra per davvero, un giorno. Grazie per questa deliziosa storia, sono felice che tutti abbiamo contribuito a rendere loro omaggio.
Buon RoyEd Day, Jess!
Ancora complimenti :3

Ebrea, io non so cosa dirti.
Ho aspettato così tanto una tua storia per questo giorno che ancora non mi sembra vero tu l'abbia pubblicata.
Buon RoyEd Day anche a te, prima di tutto :D
Scusami se recensisco solo ora, il tempo è tiranno (e tu ne sai qualcosa).
Beh, che dirti... io sapevo che in questo giorno avrei versato lacrime, ma non avrei immaginato di piangere come un'ossessa tra i singhiozzi.
Questa per me non è semplicemente una shot, questa è una speranza. E' quello che ho sempre sperato succedesse, eppure leggendola... Non lo so. E' come se fossi morta e rinata subito dopo.
Sono ancora così sconvolta che non so se piangere o essere felice, e credimi: sei l'unica che riesce a sconbussolarmi così tanto a livello emotivo.
Posso dire che mi sarei aspettata di tutto, ma non qualcosa di tanto triste e stupendo al contempo, davvero. Mi ero immaginata scene esilaranti riappacificamenti... e se solo ci penso mi sento stupida ad aver pensato che avresti potuto scrivere qualcosa di diverso da questo.
Ancora una volta sei riuscita a destabilizzarmi.
Roy era totalmente Roy con la sua compostezza e la sua malinconia. Era l'uomo che non ha mai mostrato a nessuno, con le(a) sue(a) debolezze(a), e sono felice che sia stato Havoc ad assistere alla sua rinascita.
Ho pianto insieme al Colonello quando gli consegna l'orologio, la sua felicità era così viva e sentita che era impossibile non sentirsi partecipe di un sentimento così grande.
Questo è quello che ho sempre immaginato, che Roy non smettesse di sperare, di aspettare Ed e trovo che tu abbia reso pieno omaggio a questa coppia in questo giorno speciale, con la tua originalità, la tua bravura e la tua immensa passione che ha reso tutto un lavoro eccezionale seppur nella sua semplicità.
E' un lavoro fatto col cuore, tipico da te, e che io apprezzo infinitamente.
Tanti tanti tantissimi complimenti, donna. Vorrei scriverti qualcosa in più, ma credo che sarebbe soltato roba inutile, sai che ti adoro, che sei incredibile  e che adoro ogni singolo rigo di questa storia, tanto basta :)
Sei riuscita a rallegrare ancora una volta l'animo malinconico di una povera donzella come me ^_^
Ti saluto ebrea, torna quando puoi e rendi vivo questo fandom ancora una volta! :D

E ancora, lacrime su lacrime. Ovviamente è qualcosa di indescrivibilmente bello, come stasera ne sto leggendo con immensa gioia. Roy-centric, romantica, angst, introspettiva...cosa c'è di meglio? La mia anima ha apprezzato ogni riga, persino questo Havoc così "fuori luogo" mi è apparso perfetto, un messo degli dei, un portavoce dell'amore svanito. E Roy, ecco che lo vedo immerso in se stesso, meraviglioso e solo come mai, con questo fantasma che aleggia intorno alla stanza, tra il camino e il letto, che visione celestiale. Dalla punteggiatura al lessico, tutto mi ha portato nel regno oscuro che è la sua anima, e l'orologio, il male assoluto, l'amore che crea autolesionismo, che rievoca l'immagine ancestrale dell'amato. Che sofferenza, che meraviglia! Complimenti, un ritorno più che degno di te. Bravissima!

Piano piano arrivo a leggere tutto, e non so perché io abbia cominciato proprio da questa storia
Sarà che sono stupida e mi piace farmi del male, sarà che ho ancora un groppo in gola per il film, ma, ecco, quando ho letto l'introduzione, non ho proprio potuto fare a meno di cliccare
E adesso mi sto davvero odiando per averlo fatto
Io e quel film abbiamo un certo rapporto contrastante - lo amo e lo odio, me misera -, e mi ha fatto un certo effetto leggere questa storia
Perché, aye, si sente l'attesa ma anche la tristezza e la nostalgia di Roy, un qualcosa che è fin troppo esplicito nel film stesso e che tu hai saputo ricalcare
Cioè, insomma, so che questa recensione non ha né capo né coda, ma sono piuttosto emozionata, oggi, dunque non ne uscirebbe niente di più serio o complicato se provassi a pensare a qualcosa di meglio
Buon Roy/Ed Day ♥

Non potevo non fiondarmi a leggere il tuo omaggio al RoyEd Day e sono felice che, la prima ff che recensisco dopo una lunga assenza, sia questa tua piccola perla :)
Il Roy che abbiamo nella storia è quello che ci procura sempre una stilettata al cuore, quello che ha perso tutto. E con tutto si intende Edward e nient'altro.
E' un Roy stanco ma che ritrova la speranza e ci si aggrappa con le unghie e con i denti.
Ho sentito un dolce calore all'altezza del petto, quando il nostro colonnello ha tra le mani l'orologio del biondo, ed ho anche lasciato scappare le lacrime perchè è inutile trattenermi dal commuovermi.
Questa ff è bella, sentita, si vede quando una persona scrive mettendoci della passione e dell'affetto, ed è un piacere per la lettura.
La fine, poi, è sublime, con Havoc che realizza cosa c'è sotto.
Mi piace terribilmente come hai giocato sul ruolo di un Roy che aspetta, mi è venuto spontaneo quasi fare un parallelismo tra il nostro colonnello e Penelope dell'Odissea :) 
Non finirò mai di ringraziarti per tutto quello che hai fatto e che fai, sei una persona eccezionale e sono davvero contenta di tornare a leggere i tuoi capolavori :)
Ti mando un bacione grande, con la speranza di vedere presto un'altra tua ff spuntare tra gli aggiornamenti del fandom.
Bad Girl <3