Mi hai stupito Pellic, sul serio. Mi aspettavo, come hai detto tu, una storiella. Ma per i contenuti non mi sembra proprio così. Hai scelto un argomento delicato e, nonostante ti sia vicino perchè a te piace l'areonautica, non è per niente facile da rendere. Guerra e distruzione sono problemi che ci sono da sempre (anche il caro giuseppe m. serve a qualcosa...) e il fatto che ancora oggi, nel 2011, siano la realtà di molti paesi ti porta a riflettere; e allora risultano spontanee le domande che si è posto il tuo pilota prima di sganciare la bomba. Quel "perchè devo farlo?"  ha dentro un sacco di ideali morali che ti fanno sembrare stupido il perseverare negli stessi errori che persone prima di noi hanno già commesso. Ma ciò che non cambierà mai, nemmeno fra cent'anni, è che se lo scopo per cui si decide di combattere è valido, allora la tua causa non può essere che sostenibile. In questo caso, la tutela delle persone che ami mi sembra un motivo più che buono e se veramente il partecipare o no a questa guerra può mettere in pericolo qualcuno di caro, allora la tua missione è lecita. Se il rispondere alla forza deve implicare usare la forza, in quel caso è giusto.
Forse ti sembrerò ripetitiva e logorroica, ma ognuno ha le sue convinzioni e la mia è questa: la Rowling (autrice di Harry Potter) è una grande donna. Ora ti spiego che c'erntra questo con la tua storia: in un'intervista ha rilasciato una dichiarazione in cui elenca ciò che ha imparato dai personaggi della sua saga e ad un certo punto lei tocca l'argomento della tua one-shot. Dice: " Sirius e James mi hanno insegnato che morire in una guerra per qualcuno che amiamo è la migliore delle morti."
Detto questo, hai scritto in modo molto scorrevole anche se a volte c'erano delle parti che non filavano proprio lisce (ma non importa...). Davvero bravo!
Ciao da France :)

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