E' una storia davvero molto bella, l'idea che la bella ragazza innocente (o meglio, quella che sembrerebbe essere tale) vittima della strega malvagia in realtà meriti questo attegiamento ostile è molto carina ed ps tata sviluppata secodno me molto bene, basandosi sui concetti tradizionali della narrativa si sarebbe stati portati a credere che la megera volesse la bellezza della sacrificanda, oppure ch ela giovane fosse la principessa o che altro di quel paese e che lei l'avesse rapita per is uoi turpi scopi (si può dire inoltre che la necromante avesse in effetti il physique du role per fare la parte della cattiva), invece era una vendetta tutto sommato giusta, anche se poi non è stata consumata, o meglio sì, anche se qualcoa nel piano della strega è andato storto (lodevole anche la scena della trasformazione della ragazza nella sua vera identità, mi è parsa piuttosto allegorica della sua tecnica di caccia, sembrare dolce e avvenente per irretire la vittima).
In un certo senso, può risultare consolatner l'idea che entrambe siano andate a farsi compagnia dnel regno dei morti o in qualche altra dimensione dove non si può accedere con il corpo.

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Here I am again...si, mi sto sfiziando un sacco ad impiastricciarti lo spazio "recensioni" con i miei commenti. Ah, gli spazi bianchi sono il formaggio del mio topolino interiore, si, c'è un topo in me.
Bando alle ciancie...la tua storia...allora, ho adorato particolarmente il ribaltamento a sorpresa dei ruoli delle due donnicciuole, insomma, mi sono lasciata ingannare dall'apparenza! Davvero teatrale come cosa, hai saputo dosare bene gli indizi e pian piano sei arrivato a svelare il tutto. Si, come ti ho già detto, più che narrare hai svelato, ottima tecnica davvero. :) poi? uhm...complimenti anche per la descrizione del paesaggio, molto "fiabesca" e alquanto misteriosa. Si, un'altro buon lavoro anche questo: ti meriti indubbiamnete "una stellina della felicità" da appiccicare in fronte. :)

A bien tot, bisous, Talia!

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