Recensioni per
The Sound Of Madness
di thatredpanda

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
28/08/12, ore 00:24

Dio. Che cosa hgdsahgdsa!
Che inizio di merda per una recensione, ma non so che dire, mi hai lasciata col fiato sospeso, le lacrime agli occhi e il cuore in gola. Insomma, complimenti, non sono molto emotiva, eppure cioè, sono ridicola!
Hai saputo mischiare la tenerezza di due amanti, la giocosità di due amici e la tristezza e l'angoscia che porta con se un fardello come la pena di morte; hai saputo persino scrollarmi di dosso il "se hanno avuto la pena di morte un motivo ci sarà!". Non è facile, sai?
Le risate dei due amanti, che rimbombano tra le mura del braccio dei condannati a morte, da un senso di speranza, come un bambino che nasce perfettamente sano durante la più sanguinosa delle guerre. Il senso d'angoscia, poi, quando arriva la guardia, traspare dalle righe ed entra nel cuore del lettore, appesantendo, in un certo senso, l'animo.
La dolcezza di quei due, è più marcata anche dai nomignoli che usano appunto dargli gli amici, ovvero Idiota, Scemo, Deficiente e via discorrendo...
Poi, con la frase “Addio, scemo. Lo sai che ti amo?” mi hai stesa, dico davvero, mi ha fatto così tenerezza, ma così tenerezza che avrei detto "basta, lasciamoli liberi, come diavolo facciamo ad ucciderli?!"

P.S.: Questa va a finire direttamente tra i preferiti! xD

(Recensione modificata il 28/08/2012 - 12:26 am)

Recensore Junior
28/02/12, ore 16:46

Sono del tutto senza parole... nel senso positivo penso.. cioé intendo dire che sono profondamente triste, triste e sorpresa e malinconica.. un pò tutto... 
sono rimasta profondamente colpita come penso tu possa capire dalle mie parole un pò sconnesse... è un racconto "wow".. non so come descriverlo... Certamente di una sensibilità infinita, dolce e amaro allo stesso tempo. Poche righe non basterebbero per spiegare tutto quello che per ora mi passa per la testa dopo aver letto questo piccolo racconto... Merita tantissime parole e complimenti davvero!! la descrizione che hai fatto non è paragonabile a nient'altro, si può solo dire che è bellissima e toccante :) 
Adoro davvero tantissimo le tue storie e penso che come regalo in fondo non sia niente male, si capisce l'affetto che volevi esprimere, un affetto a dir poco eterno!

Recensore Veterano
05/01/12, ore 18:53

Tu lo chiami orrore ma per me, questa storia è stupenda.
Un po’ t’invidio perché con poche parole riesci a trasmettere tutto. Io non ce la farei. Sei sintetica ma non lasci nulla al caso e poi, che idea! Il carcere! Riuscire a suscitare la pena per dei personaggi che infondo, se sono lì, di certo non sono dei santi e se uno è stato condannato alla sedia elettrica, come minimo ha ucciso. Un po’, il tema galera mi è caro, pensando a Fox River e dunque a Prison Break. Ma anche se non avessi visto questo telefilm, avrei comunque apprezzato la tua storia. i due detenuti poi, sono così “brutali” nel momento della separazione, incapaci l’uno di dire il nome dell’altro. E il fatto che tu non abbia dato loro nome, è stato un gioco di autore fondamentale. Ha conferito ancor più drammaticità alla storia, senza renderla melensa. Sei stata drammatica quanto bastava affinché la storia entrasse dentro e restasse, assieme a quella risata che in realtà nasconde solo un dolore orribile e in sostenibile, tanto da doversi manifestare col sentimento opposto. E mi chiedo, il detenuto che vive, morirà anche lui sulla sedia elettrica, oppure no?
Domanda inutile perché la storia non continua, ma al tempo stesso, mi veniva in mente. E quando mi pongo delle domande sul sequel, significa che davvero la storia mi piace. Quindi, chiudo più che soddisfatto questa recensione, perché davvero sono rimasto sorpreso di scoprire un opera così valida in poche righe di narrazione, un po’ come le poesie del movimento poetico degli ermetici.
Davvero molto brava! Poi questa frase mi è piaciuta particolarmente [ Entrambi vedono riflessa negli occhi dell'altro la paura per quello che sta per succedere, la paura di non avere un futuro.]
Un futuro. Un futuro. Bella questa riflessione.
Perché sì, la prigione è brutta perché tutte le possibilità se ne stanno là fuori, oltre fredde sbarre dalle quali a volte, non passa neanche un braccio ed è brutto vedere il cielo azzurro e infinito che ti guarda, mentre tu, più di chiunque altro, lo aneli senza poterlo raggiungere. Ma ripeto, sto avendo pena per dei detenuti condannati a morte … Non dovrei, ma che mi hai fatto :P Hai solo giocato con le convenzioni sociali, come pochi autori sanno fare. semplice. e io dovevo chiudere qualche riga fa e invece mi sto ancora dilungando … LOL
Ora chiudo realmente o mi mandi a quel paese ; )
Il Conte si congeda e ti rinnova i suoi complimenti.
La storia vola fra le preferite e anche tu! : )

Recensore Master
16/12/11, ore 22:17

Beh, direi che è indubbiamente un bello stralcio di una vita tutta particolare, o meglio, della sua fine.
Ho trovato molto toccante il modo semplice che hai scelto per esprire una cosa così strana, anomala e complicata, e il fatto che tu non abbia dato i nomi ai personaggi li rende forse ancora migliori... possono essere chiunque e non pretendono di essere nessuno, quindi ti entrano dentro un po' più di quella schiera di personaggi che inventiamo e ai quali affibbiamo nomi e storie. La descrizione delle risate è qualcosa di davvero particolare, è splendida la reazione che hai fatto avere a questi due misteriosi condannati a morte di cui non ci fai sapere nulla se non che vivono un amore disperato e privo di scopo in modo totale e distruttivo. Complimenti.
A costo di ripetermi, sono stupita dalla semplicità dello stile e dall'intensità delle emozioni che il racconto esprime, sono piacevolmente rattristata, se si può dire... insomma, mi è dispiaciuto per il primo condannato e per il primo superstite, ma in qualche modo c'è una nota positiva nella conclusione, no? Insomma, si rivedranno a breve...
Va beh, i complimenti te li ho fatti e ti ho anche comunicato quanto sia bello questo breve racconto, direi che posso anche andare no? Sì V__V *yua saluta con la mano e fugge via*

Recensore Master
10/12/11, ore 14:58

Recensione partecipante all'iniziativa "Non Ignorarmi" indetta da Rose Black sul gruppo EFP di facebook

Complimenti per questa storia: è davvero commovente. E' triste e struggente, davvero bella.
Sembra quasi di poter sentire la risata, anzi è proprio lì, che riecheggia tra una riga e l'altra.
Lo stile è fluido e piacevole, non ci sono errori e l'assenza di descrizioni riguardanti l'ambiente è un'ottima scelta: non sono importanti i dettagli materiali, ciò che conta è la risata, che cresce e si trasforma in pianto. Ciò che conta è l'amore tra i due carcerati e il sogno del loro futuro insieme (il sogno della loro felicità impossibile da raggiungere). Poi scoccano le cinque - l'ora maledetta, l'ora dell'addio - e tutto inevitabilmente finisce, rimane solo il dolore -della separazione, della morte.
Rinnovo ancora i complimenti per questa storia toccante e intensa, per nulla scontanta e ben scritta.
Alla prossima,
Cla

Recensore Junior
10/12/11, ore 14:24

(Recensione partecipante all'iniziativa "Non Ignorarmi" indetta da Rose Black sul gruppo EFP di facebook)


Complimenti, complimenti davvero, perchè questa storia è fantastica. Struggente e drammatica, ma dolce e romantica, ti fa stringere il cuore sia di tenerezza che di tristezza; davvero una bellissima storia.
E dire che normalmente non amo lo slash, ma mi piace come tu hai reso il tutto, il tipo di stile che hai scelto, facendoci avvicinare pian piano alla scena, e la dolcezza che è intrinseca in ogni frase (anche se, riflettendoci bene uno dovrebbe domandarsi cosa hanno fatto quei due per meritare la sedia elettrica... come minimo saranno dovuti essere dei serial killer, no? XD).
Davvero, ti rinnovo i miei complimenti, un bacione.

Recensore Junior
08/12/11, ore 15:47

Nonostante non ami lo slash ho fatto un'eccezione e non me ne pento assolutamente.
Questa storia è meravigliosa; mi ha colpito molto.
Le loro risate nonostante sia il loro ultimo incontro.
Mi sono venuti i brividi e la pelle d'oca.
Davvero complimenti, in così poche parole hai raccontato di una storia d'amore con la A maiuscola.
Complimenti ancora.

Recensore Veterano
28/11/11, ore 19:48

Nella sezione Originali ci sono tante storie; ammetto di fare di tutta l'erba un fascio, per cui molte volte chiudo subito dopo aver aperto la pagina. Mea culpa.
Questa storia è indubbiamente molto particolare, invece: l'ambientazione è molto cupa, ma ci sono alcuni spiragli di luce che la illuminano. Se penso all'omosessualità in prigione non penso a storie d'amori dolci come quella che tu hai tratteggiato in poche parole come in questo caso.
Davvero un buon lavoro, mi è piaciuto il lessico utilizzato e più in generale lo stile.

Recensore Master
23/10/11, ore 23:06

Io sono una persona orribile, dato che non ho ancora commentato e ringraziato per il mio regalo <3 <3
Regalo che ho apprezzato tanto tanto.
Innanzitutto è angst *rolls* però nasconde una certa vena di ironia amara che poi diventa amore struggente quando il detenuto, salutando l'altro uomo, gli dice che lo ama **
Non sappiamo chi siano i due uomini né cosa abbiano fatto per trovarsi nel braccio della morte. Ma sappiamo che si amano e non possiamo fare altro che tifare per loro, anche se il loro destino è segnato.
Un bacio e grazie mille,
Aika.

PS perdona il ritardo della recensione >.<