«I'LL STAND BY YOU» DI TITTIVALECHAN91
QUARTA CLASSIFICATA
Non so esattamente da dove cominciare, con questa storia, poiché hai preso proprio uno dei missing moment che più mi sarebbe piaciuto leggere - ovvero il momento in cui scoprono il segreto di Moony e decidono di diventare Animagus per stargli accanto nelle notti di luna piena -, lo ammetto.
Devo confessare che c'è un pizzico di quella innocenza crudelmente infantile nella richiesta che Sirius fa a Remus quando comincia ad esercitarsi seriamente per compiere la trasformazione in Animagus - ah, se non erro, Animagus va sempre scritto in maiuscolo, ma non essendone sicura te lo appunto a puro scopo illustrativo -, e forse quest'impressione è racchiusa specialmente in questa singola frase pronunciata proprio da Padfoot: “Basterebbe che mi mordessi”
Basterebbe che mi mordessi. Cavolo, per quanto abbia l'assoluta certezza che Sirius le abbia pronunciate per far capire a Remus fin dove fosse disposto a spingersi pur di stargli accanto - e difatti una volta compreso realmente ciò che dice non la finisce di scusarsi con lui -, a me sono parse parole piuttosto forti, queste, visto e considerato il periodo di sofferenza che deve aver sicuramente passato Remus quando è stato morso contro la sua volontà.
C'è però un pezzo che ha stonato, se vogliamo usare questo termine, più precisamente questo:
- “Senza che io ne sapessi niente, avevano discusso animatamente con la professoressa McGonagall sulla possibilità di diventare animagus per maghi del loro discreto calibro, e successivamente avevano ottenuto il permesso, da parte del preside, di studiare per ottenere risultati soddisfacenti in quella complicata branca degli incantesimi.”
Non c'è niente che non va in esso a livello grammaticale, sintattico o di punteggiatura; la sola cosa che fa leggermente sollevare un sopracciglio e fa nascere qualche dubbio è proprio il punto in cui tu scrivi che ottengono il permesso di studiare quel particolare tipo di magia. Da quel che ricordavo, infatti, loro imparano a diventarlo all'oscuro degli insegnanti e in seguito agli occhi del Ministero sono degli Animagus illegali non registrati.
Non ho visto nulla che riconducesse ad una What if? nelle note iniziali, dunque sono rimasta un tantino spaesata e più volte mi sono chiesta se fosse il caso di riprendere in mano uno dei tanti libri - va a capire quale, però - e se quindi ricordassi male io oppure no.
A parte questo, la struttura della storia è stata ben calibrata, per quanto io abbia avuto qualche piccola perplessità in alcuni passaggi a causa della punteggiatura. Alcuni di essi, difatti, apparivano un po' troppo lunghi e confusionari, e te ne appunto un paio per tener presente anche a te i punti in questione, scrivendo accanto il modo in cui avresti potuto scriverli per farli apparire meno incasinati:
- “Si può immaginare perfettamente l’indignazione che ne seguì da parte mia, nello scoprire cosa stavano architettando. Tenni loro il muso più a lungo, di quanto aveva fatto Sirius dopo aver smascherato il mio di segreto, un anno prima; ma naturalmente ciò non bastò a dissuaderli dai propositi poco allettanti che gli invadevano il minuscolo atomo che si ritrovavano per cervello, in comune per giunta – quindi immaginate cosa potesse venir fuori.”→ Si può immaginare [...] da parte mia nello scoprire cosa stavano architettando. Tenni loro il muso più a lungo di quanto aveva fatto Sirius dopo aver smascherato il mio di segreto un anno prima; ma naturalmente ciò [...] poco allettanti che ( senza gli ) invadevano il minuscolo atomo che si ritrovavano per cervello - in comune, per giunta -, quindi immaginate cosa potesse venir fuori.
- “Il mio sadismo, però, non rimase a lungo a deturparmi il volto, già perennemente depresso, anzi acquistai un grande entusiasmo quando i ragazzi mi mostrarono il loro progressi, pochi mesi dopo.”→ Il mio sadismo ( non ho compreso con esattezza perché tu abbia utilizzato il termine “sadismo”, poiché esso in senso stretto significa “Compiacimento crudele per la sofferenza altrui, fisica o psichica” ), però, non rimase a lungo a deturparmi il volto - già perennemente depresso ( avrei aggiunto anche un “di suo” trasformandola appunto in un “già perennemente depresso di suo” perché senza quello sembra tagliata come se ci manchi qualcosa ) -, anzi, acquistai un grande entusiasmo quando i ragazzi mi mostrarono i ( ti è sfuggita una “l” e hai scritto “il loro” anziché “i loro” ) loro progressi pochi mesi dopo.
- “Per una volta, la luna poteva eclissarsi. Per una volta, non importava dove fosse ubicata. Per una volta, importava soltanto dove fossi io e cosa provassi”→ Per una volta la luna poteva eclissarsi. Per una volta non importava dove fosse ubicata. Per una volta importava soltanto dove fossi io e cosa provassi.
Hai inoltre scritto i nomi delle Case come nella versione del libro in italiano, per quanto il resto dei nomi siano come nella versone originale; non sapendo però se è semplicemente una tua scelta o meno, te lo segno soltanto e non lo conto ovviamente come errore.
Per quanto riguarda i prompt non ho un granché da dire, anche perché hai usato più o meno la stessa idea che aveva avuto Mel; in tal proposito non capisco come io abbia potuto inviare lo stesso pacchetto ad entrambe, visto che lei aveva scelto Helga e tu Salazar. Avrò fatto uno dei miei soliti casini, probabilmente, e mi spiace essermene accorta a contest ormai concluso e a storia già inviate.
Al di là della posizione in classifica, la storia era ben strutturata.
- Originalità: 9
- Caratterizzazione dei personaggi: 9.4
- Stile e lessico: 8.4
- Utilizzo del pacchetto: 9.4
- Apprezzamento personale: 5
- Totale: 41.2 |
