Ciao! E' la prima volta che leggo un tuo lavoro e quindi prima volta che ti commento. Ho apprezzato tantissimo l'idea di vedere quella scena dal punto di vista di Sam e trovo fantastico e assolutamente appropriato che sia la voce di Dean a ricondurre indietro Sammy dall'oscurità! Sicuramente appena mi sarà possibile leggerò il resto del tuo lavoro, compresa la storia a quattro mani che hai cominciato con Ele106! Ancora complimenti, anche per il modo in cui scrivi un saluto Cris.

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Ho sempre pensato che nonostante la drammaticità della situazione l’unica consolazione e speranza per tirarsi fuori dai guai fosse per i bros il loro amore fraterno,  loro stessi sostenuti dal reciproco affetto, perché mai trattandosi del proprio fratello, o l'uno o l'altro avrebbero desistito dal fare qualunque cosa….
e così immaginarmi Sam che sprofonda giù in questa prigione fatta di sensazioni più che di reali pareti e per questo ancora più inquietante, di soffocante oscurità che tende a irrigidire i movimenti e la stessa volontà..... tanto che Sam sembra in principio trovarsi bene, cullato dal nulla, dall’assenza di quel dolore che sempre caratterizza la sua vita e la sua percezione della realtà…mi ha fatto pensare che solo Dean avrebbe potuto con la sua determinazione, il suo richiamo continuo e la sua cocciutaggine, salvarlo!
E infatti  a tirarlo fuori arriva la luce verde degli occhi di Dean, il suo fratellone, quello che farebbe qualunque  cosa per lui….e salvarlo è sempre in cima alla sua lista delle cose da fare!
deliziosa davvero *___*
Simo mi chiedo come è possibile che mi fossi persa tutte queste tue storie? Dove avevo la testa mentre vagavo in lungo e in largo per questo sito? Provvederò sicuramente a recuperarle tutte
un bacio :D

Anche questa one-shot mi è piaciuta davvero tanto!
Il buio che diventa sempre meno buio fino a quando un raggio di luce entra in quel buio per portare Sam in salvo... mi piace come metafora.
Mi è piaciuto molto anche il graduale cambio di colore partendo dal nero fino ad arrivare al verde degli Occhi di Dean!
L'analisi di questo evento così poco "sviluppato" nella serie gli dà un tocco aggiuntivo anche se onestamente non lo avevo mai immaginato in questo modo!

ps: Dove lasciamo poi il Sam! Sammy! Che non poteva mancare!

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I primi ricordi di Sam mi danno più l'idea della violenza immediata che delle sabbie mobili che hai descritto tu, ma è una questione di sensazione, nel telefilm lasciano tutto all'immaginazione, mostrano solo delle fiamme.

VORREBBE RAGGIUNGERLA, SENTE CHE DOVREBBE FARLO vorrebbe e sente rendono benissino la forza del loro legame anche in una situazione del genere.

QUEL GRIDO, LA VOCE CHE URLA IL SUO NOME...MA è IL SUO NOME? è una frase bellissima, grido e urla rispecchiano la disperazione di Dean in quel momento, dolce che addirittura Sam riesca a percepirla.

Tutta la questione sul perdere la concezione del tempo e dello spazio, in fine del proprio io( tipo non ricordare qual'è il proprio nome), sul sentirsi prima bene e poi annientati dall'abbandonarsi, è molto scorrevole.

Forse le ultime due frasi, sopratutto quella di Sam, non le vedo in bocca ai fratelli, almeno con questa facilità.
Per dirsi una cosa carina fanno dei discorsi assurdi.
Poi che sia quello che pensano e provano è un altro discorso.

Cambierei l'impatto visivo della storia, è un gusto personale.
Tipo metterei in neretto la voce di Dean invece di scriverla solo grande.

Ciao ciao, grazie per la storia.

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da dove comincio?? Da Sam! credo che parlare per Sam sia quanto di più difficile ci sia per uno scrittore. È un personaggio complicatissimo, che cambia di stagione in stagione. Difficile è ancor di più capirlo perchè non lo si riesce ad inquadrare. Diciamo che è in evoluzione! Ma anche lui ha una costante: Dean! Credo che il tuo Sam sia molto IC e già questo è un ottimo risultato. Bella davvero!

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