Recensioni per
Infinito
di mazza

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
16/12/11, ore 17:25
Cap. 1:

E stavolta ho scelto Sirius, perché rimane il mio primo amore da quando ho letto il terzo libro :)
Hai scandito la storia con i numeri, da uno spropositatamente alto a un conto alla rovescia. Queste trovate a volte rischiano di soverchiare la storia e farsi ricordare più degli avvenimenti che dovrebbero descrivere. Qui invece si incastrano molto bene nel racconto, grazie al fatto che vogliono sempre significare qualcosa (anche se non significano nulla, come nel primo pezzo). Sempre sui numeri, mi è piaciuta molto la distinzione che hai fatto tra l'inizio (senza tempo) e la fine (infinito): due concetti che si tenderebbe a usare come sinonimi e invece prendono la stessa differenza che c'è tra la morte e la vita.
La ripresa di coscienza graduale mi è piaciuta, così come questo aldilà così familiare e confortevole, senza nuvolette ma con poltrone e cioccorane. Il culmine, il meno uno, è forse la frase più commuovente: "James lo abbraccia di nuovo e questo sì, per Merlino, che importa!"
Non credevo si potesse essere contenti alla fine di una storia che racconta di morte, mi hai piacevolmente stupito.

[Recensione partecipante all'iniziativa 'Babbo Natale segreto' del gruppo facebook Hpeace&Love]

Recensore Master
04/11/11, ore 15:21
Cap. 1:

Ho finito la storia con le lacrime agli occhi, Fra. Non so se per la tristezza dolce (?) che questa storia, a parer mio, emana o se per l’esplosione che ho avvertito nel petto non appena Sirius si è ritrovato con James.
Diamine, Fra, penso che siano giuste entrambe!
Sono la moglie di Sirius, e vederlo morire non può che rendermi triste, ma, da brava moglie quale sono, sono anche felice che lui abbia finalmente potuto riabbracciare suo fratello. Perché, buon Dio, loro due sono fratelli, non “come fratelli”! Non si vede, forse, dalle parole che Sirius usa quando parla di James? O dal sorriso che, nei film, gli illumina il volto solo a sentir nominare il nome dell’amico o quando guarda Harry, che, ovviamente gli ricorda James? NON SI VEDE CHE “JAMES” E “SIRIUS” SUONANO DANNATAMENTE BENE, L’UNO ACCANTO ALL’ALTRO?! òwò
Ecco. Tsé, tutti quelli che non se ne sono ancora resi conto sono… sono… sono degli inetti, ecco cosa sono! *Me sbraita cose senza senso*
E tu mi fai lacrimare, Fra, sei crudele! ç_ç
E io non so battere a tastiera un recensione quantomeno decente per una storia che è così akcsjks bella.
Ma ci provo, e ci riuscirò! *Me si sente potente e brandisce la sua fidata padella*
*Me si ricompone*
Allora. u.u
Innanzitutto è scritta benissimo, la grammatica è rispettata al 100% - ti ho amata ancora di più per questo, sappilo – e il tuo stile mi ha fatta sognare. Letteralmente. *-*
Non solo sei un’ottima giudice ed una classicista simpaticissima, no: sei anche un’ottima autrice! E dire che dopo “Schiuma da barba” – la adoro. Un giorno di questi troverai una mia recensione anche lì, già già – non potessi leggere qualcos’altro con un retrogusto così fottutamente dolceamaro.
All’inizio, devo ammetterlo, non è che ci capissi molto di questa storia. “Nulla?”, “Due milioni?”, “Senza tempo?”, mi chiedevo. Proprio non riuscivo a capire cosa volessero significare – o, più semplicemente e sinceramente, non volevo capirlo e basta.
E poi le poltrone.
E i set di Sparaschiocco.
E le otto Cioccorane.
E James.
E SIRIUS. <3
Basta, sono una fan girl assatanata. ;AAAA;
Chiedo pietà per me e per questa recensione sconclusionata e senza senso.
Perdonami, Fra, ma mi hai lasciata senza parole.

Recensore Veterano
03/11/11, ore 22:05
Cap. 1:

Ho sempre desiderato leggere una storia del genere: Sirius dopo il velo. Grazie per averla scritta in modo così originale: la sensazione -o non sensazione?- del nulla, il conto alla rovescia, e la presa di coscienza di Sirius non dell'essere morto, ma che quel quattro e quella stanza hanno un significato. E' una rinascita dopo la morte; credo che tu sia riuscita a tradurre, a parafrasare l'epitaffio della tomba dei Potter.
Perchè dopo la morte -sei non sei religioso d'accordo- cos'altro può capitarti? Come hai detto tu un gioioso infinito.
Complimenti (:

Nuovo recensore
03/11/11, ore 19:50
Cap. 1:

Tecnicamente non so proprio cosa dire.
E iniziare una recensione senza dire nulla non mi pare proprio il massimo... e poi è anche leggermente paradossale (?)
Ok... forse scrivere qualcosa di banale, in assenza di termini migliori, mi pare cosa buona e giusta, perciò (tanto ormai l'avrai capito, no? xD) è M E R A V I G L I O S A ! *-*  (lo dicevo che era banale, ma l'italiano è una lingua alquanto ristretta...)
Vaaaaaaaa bene, dopo aver sparato cavolate una di seguito all'altra, forse è meglio iniziare ad essere seri... o come minimo a cercare di articolare qualcosa di un pochetto più complesso di "bella, mi piace, brava" perciò: concentriamoci!

Devo ammettere che all'inizio ero un pò perplessa, non perchè non mi piacesse, ma perchè non riuscivo bene a capirla....
Poi l'ho letta tutta e devo dire che non ho mai letto una cosa tanto bella.
No, non scherzo. Fattene una ragione. (xD)
Sei riuscita a trasmettere meravigliosamente bene il senso di confusione di Sirius e, alla fine, il suo sentirsi estremamente solo (estremamente... forse ho esagerato, ma capiscimi! >.<)
Comunque, dopo averla riletta, ho deciso che queste due sono le mie parti preferite:

questa:
"Due milioni. Il nulla non ha sapore, non ha odore e non ha colore. Nel nulla nessuno ride, nessuno piange, nessuno esiste. Il nulla non è liscio, non è ruvido e non è nemmeno morbido. In realtà non è nemmeno scomodo. Due milioni di non si sa cosa.

Centomila. A che cosa, poi, proprio lo ignora. Centomila e basta, nel suo non sentire nulla.

Seicentosessantaquattro. Che alla fine, a chi interessa che cosa voglia dire? A Sirius no di certo. Solo seicentosessantaquattro.

Cinquantuno. Non respira, non pensa – pensa di non pensare-, non soffre. Soffrire. Nel nulla nemmeno questo verbo ha significato. Nel nulla nessun verbo ha significato. Cinquantuno, e nemmeno il verbo esiste.

Ventitré. E’ da ventitré – ventitré cosa?- che il nulla non è più così nulla. O almeno crede. Intanto si è accorto che qualcosa gli ferisce gli occhi, qualcosa di luminoso, caldo, profumato e che scoppietta.  Ventitré, e improvvisamente può percepire il nulla.

Undici. Forse non sarà così male, pensa. Fin ad adesso non lo è stato, ma cosa verrà dopo? Si gode undici: poi tutto cambierà, in che cosa è da vedersi.
"

e questa:
"Non ha il tempo di formulare un solo altro pensiero: non passa un battito di ciglia. Si è dimenticato persino che non sta respirando. Quasi ha sentito un battito del cuore nel petto. Che sia impossibile, che sia illogico non importa.

James lo abbraccia di nuovo e questo sì, per Merlino, che importa!
"

Quindi, a parte gli scherzi, mi è piaciuta veramente tanto e va di filato tra le preferite! ù.ù

Recensore Junior
03/11/11, ore 18:18
Cap. 1:

bellissimo. poetico, oserei dire:)
è un modo assai singolare di vedere la morte, ma mi piace tantissimo. ti è venuto proprio bene, secondo il mio modesto parere. si sente la suspence crescere, mano a mano che il conto alla rovescia scorre...il finale mi piace molto, finalmente Sirius riceve ciò che per lui è più importante: un'abbraccio da James. bellissimo :)
baci V.

Recensore Veterano
03/11/11, ore 17:36
Cap. 1:

Bella.... dolce e delicata... e rassicurante.
Sirius che cade oltre il velo e di cui non si sa più nulla è di una tristezza infinita.
Riuscire ad immaginare che invece dopo Due milioni, centomila, seicentosessantaquattro, cinquantuno, ventitré, undici di nulla è riuscito a incontrare nuovamente i suoi amici è rassicurante.
Chissà se anche Tonks si unirà al gruppo, più tardi.
Forse in effetti Peter potrebbe essere un ospite sgradito.

davvero complimenti, ottima shot :)


Tomò

Recensore Veterano
03/11/11, ore 17:31
Cap. 1:

Oh.
Oh.
Oh.
Continuerei, ma non penso ce questi versi da ebete si possano considerare un parere, giusto?
Bene, comincerei con... OH *___*
Bella, veramente bella. Questa fila subito tra le preferite.
Andando avanti nella lettura si entra sempre più nello stato di Sir, nella sua testa, nei suo respiri.
Si arriva a percepire quei numeri, quei numeri senza senso apparente che improvvisamente prendono forma. Mano a mano che i numeri diminuiscono e che ci si avvicina alla fine, si ansieggia per sapere cosa accadrà -anche e il sentore indubbiamente c'è-. E tu non deludi -come al solito.
Non un errore, non una cosa, una parola soltanto, stonata.
Tutto è perfetto, tutto è, nell'infinito di quel velo.
Quindi, ritorno al mio commento iniziale, che ben riassume la tua fic: un respiro, un fiato, ma carico di significato e meraviglia.
Oh.
Un milione di immensi ed infiniti "oh" ed un bacio;
Lil^^

Recensore Junior
03/11/11, ore 17:24
Cap. 1:

Ciao :D
Sinceramente non riesco a dire nulla se non: wow :)
E' una storia particolare, è filosofica, è bella. mi ha colpita davvero. E' diversta dal solito ed è bello così. Non trovo parole per descriverla, ci hai già pensato tu a dire tutto :)
Davvero, wow.
Ottimo soggetto, ottima idea, ottima realizzazione.
Sirius <3