Concordo con orfeopaci, sfronda più che puoi, non c'è suspance nel lavarsi le mani e ri- lavarsi le mani e lavarsi il viso, alla fine è scontato che sputi sangue...Diceva un mio maestro che, per riconoscere un film porno da uno 'normale', basta analizzare una sequenza: se l'uomo e la donna salgono in macchina, allacciano le cinture, partono, si fermano al primo semaforo, ripartono, danno la precedenza all'incrocio seguente, puoi essere certo che si tratta di un porno...Anche nei racconti, come nei film, si deve usare, spesso, la dissolvenza.

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Ho letto il tuo capitolo. Trovo che la storia possa diventare interessante se cercarai di svilupparla senza la fretta di chiudere. Ho notato delle descrizioni a volte troppo particolareggiate e i concetti sono ripetuti più volte. Se riuscissi a sfrondare la storia delle frasi in sovrappiù ne guadagnerebbe in scorrevolezza. Vai avanti senza curarti troppo dello stile e della forma, potrai intervenire su questi aspetti quando avrai finito l'opera. In bocca al lupo.

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