Da dove cominciare? Sicuramente dal togliermi la sensazione di avere vermi addosso! Strepitoso davvero! Adoro il genere ma devo ammettere che ultimamente me ne ero distaccata per la tendenza generale a fare splatter anziché horror. Invece tu sei riuscito a creare angoscia senza dire nulla, hai lasciato che la mente del lettore facesse il lavoro sporco, permettendo così ad ognuno di immaginarsi ciò che più lo spaventa. In questo mi ricordi molto Lovecraft. Davvero bravo! L'ho già detto che sei bravo? Nel caso non l'avessi ancora fatto...BRAVO! |
Mamma mia. PAURA! |
Se il mio prossimo incubo comprenderà dei vermi (che oltretutto sono una delle cose che mi fanno più schifo in assoluto), sarà solo colpa tua. |
La cosa che mi piace di più in questa storia è come hai scandito il ritmo della narrazione, alternando i pezzi tra le osservazioni "scientifiche" dei due medici e i pezzi in cui il ragazzino parla con la non meglio identificata voce nella sua testa. Una voce così ragionevole, l'altra pazza. E invece è proprio in quella ragionevole che si annida la pazzia (se così è, dato che ti diverti a incasinare le carte in tavola...). |