Indovina chi c'è? Stasera mi va di romperti le scatole, mi spiace ^^

Mi ero già prefissa di passare per questa storia; l'avevo letta e mi ero detta "poi la recensirò" (ma purtroppo il mio "poi" tende ad espandersi all'infinito. Meh. -.-)

ALLORA. Per prima cosa, a quanto ho capito Fabi ha assegnato a questa storia il premio Stile, right? Beh, non avrebbe potuto scegliere storia più adatta. Lo stile che hai usato è terribilmente coinvolgente, ricco, appassionante. Sembra davvero di sentire la voce di Voldemort, di essere nel bel mezzo del suo pensiero. Splendida anche la tematica (e di conseguenza l'utilizzo della canzone): Voldemort come burattinaio, con il suo potere assoluto sulle sue "marionette" (così perfettamente esplicato nelle righe finali, che danno i maledetti brividi, santo cielo!)... è perfetto, davvero perfetto.
Una splendida prova. Complimenti ancora!!

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Impressionante. Si percepisce bene la gelida cattiveria di Voldemort e il suo sadismo nel manipolare i suoi inconsapevoli burattini.
Bellatrix è quella messa peggio, degradata da Purosangue a testa alta a ragazzina su cui il Lord si permette di ironizzare. Il disgraziato Regulus impara a proprie spese come Voldemort sia abile nella tortura mentale, che utilizza per polverizzare quell'orgoglio che è la cosa a cui tiene di più (bella l'immagine della candela).
I due fratelli Lestrange sono una sorpresa: non avevo mai pensato al matrimonio come combinato da Voldemort per sottomettere meglio entrambi i suoi schiavi, perché si contagiassero a vicenda tirandosi dietro Rabastan.
Inoltre, c'è un notevole scavo psicologico delle loro motivazioni che ho molto apprezzato, soprattutto quando esamina l'odio dei Lestrange per i Babbani.

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