Laura, tu scrivi un gioiello così lucente e splendido e non dici niente? Non sai che devi fischiare? Non dimenticarlo. La prossima volta fischia! Capito?
La descrizione iniziale del buio è incredibile Laura, davvero. Io comincio ad essere quella della ripetitività, ma non posso fare a meno di dire che ero lì dentro al buio, dapprima impaurita, poi infreddolita e alla fine senza forze e con l'unica voglia addosso di chiudere gli occhi.
Ho sospirato di sollievo, quando Castle ha capito che lei era lì, nello stesso buio, nella stessa paura.
Ho avuto paura con lui, quando ha chiesto a Kate di raccontarle del cottage e le ha detto che gli mancava. E ho sentito il calore che ha sentito Kate per un attimo quando lui le ha detto che non recriminava, ma che le è solo mancata.
E poi sempre lui che parla e parla e parla, per tenere sveglia lei, per tenerla a contatto della realtà e per non provare lui più paura.
Lei vuole ancora rivedere l'azzurro dei suoi occhi e a me è venuto il groppone in gola.
La fine è splendida, dolcissima e in piena linea Beckett...
Come ho già detto...un gioiellino!
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