Bellissimo racconto! Non avevo mai letto fic su Petunia e credo che non ne leggerò altre, questa mi pare perfetta! Sembra di essere lì con la protagonista, mentre versa l'acqua del sottovaso e guarda sua sorella. Le descrizione sono così vivide, rendono tutto estremamente concreto, come se avessimo Petunia davanti a noi.
Mi piace moltissimo il tuo stile, così minuzioso, introspettivo e poetico.
Grazie per questa perla!

Torna la tua stalker recensitrice accanita :P
Mi piace molto come tu riesca a dare una dimensione umana (anche se non necessariamente gradevole) a personaggi decisamente antipatici, come Petunia (ma penso anche alle storie su Peter). Le hai donato una introspezione che la Row aveva solo accennato negli ultimi due libri, visto che prima Petunia è sempre stata abbastanza monodimensionale, l'hai resa un vero personaggio, non solo un'espediente per rendere difficile la vita a Harry.
Ho anche apprezzato il fatto che nel descriverla non hai glissato sui suoi difetti, anche i più gravi, come la parzialità verso Dudley, il conformismo inteso nel senso peggiore del termine, l'invidia infantile per Lily che la porta anche ad accusarla di aver rovinato tutto, perfino il piccolo Harry.
Complimenti, ma questa non è una novità, anche per la nitidezza dei dettagli con cui hai costruito il fondale, il giardino, la terra, il piccolo Severus prima, Privet Drive e l'unicorno (che bella idea, davvero tenera *-*) dopo.
Se proprio devo fare un appunto, visto che nella prima parte Petunia dovrebbe avere meno di 11 anni, forse i suoi pensieri sono un po' troppo maturi, da quindicenne, ecco; ma anche lì hai risolto molto argutamente definendola molto più matura della sua età, quasi vecchia (cosa che, con Petunia, può starci).
Alla prossima,
ALanna.

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Hai il dono non comune di rendere giustizia ai personaggi bistrattati. Senza falsa ammirazione, senza decorazioni rosa e svolazzi di piume. Li rendi umani, in tuttotondo, nelle loro ombre (considerevoli, nel caso di Petunia) ma anche nelle loro luci... o meglio, in quelle insicurezze che li rendono umani. La Row, da questo punto di vista, è stata brava ma superficiale..meglio per i fanwriter che hanno così potuto sbizzarrirsi!
Bella. Che altro dirti? Apprezzo le tue introspezioni, sei bravissima a rendere gli stati d'animo abbinando i moti interni dell'anima al contesto. La frase finale, ne è un'esempio: splendida. E l'origami...
Ho apprezzato davvero questa Petunia. Perchè non c'è buonismo, non è tenera ma...fa tanerezza. Fa tenerezza il suo voler andare ad Hogwarts. Fa tenerezza (quasi) l'odio tenace per la sorella, dovuto all'invidia e alla paura per la sua diversità... fa tenerezza (anche se, come figlia e sorella di insegnanti, nella realtà è un atteggiamento che odio) il suo essere madre che vede il figlio perfetto, mentre l'altro è fonte di ogni guaio. Complimenterrrrimi.

Ah, tanto che sono in zona... sai che le tue storie ispirano anche contest??? XD O perlomeno, io che ti leggo quando ho trovato questo http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10047356 sono stata per un po' convinta che l'avessi aperto tu, sulla falsariga della Mano della Dea! [di cui attendo il seguito, ehm ehm]
Appena finisco gli esami torno a fare la lettrice accanitaaaaaaaaaaaaaaaaaa

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Bella questa lunga introspezione del personaggio di Petunia. Non sei stata per niente tenera con lei, ma nemmeno più dura del necessario.
In fin dei conti lei non era forse proprio malvagia, è solo che voleva avere tutto ciò che la circonda sotto controllo e senza stranezze e non è mai riuscita ad accettare la magia di cui era pervasa sua sorella.
Figuriamoci poi dover crescere il figlio di quest'ultima volendolo far sembrare un bambino normale senza alcun potere.
E in fondo anch'io sono convinta che dentro di sè abbia sofferto e che un po' di amore per coloro che avevano il suo stesso sangue l'abbia provato.
Alla prossima^^

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