Questa storia mi ha suscitato emozioni così contrstanti da non sapere proprio da che parte cominciare... intanto sono stupita che questa meraviglia non abbia ricevuto recensioni per quanto avrebbe meritato e... W-A-U. Non credo ci sia molto da aggiungere perché la storia parla da sola. Innanzitutto dirò che hai fatto benissimo a concentrarti sulla coppia Anko/Kakashi.
Il misterioso uomo in maschera (che me ama tantissimo *-*) è l'unico che riesco davvero a concepire insieme ad Anko, se escludiamo il suo caro e mai dimenticato (oltreché pazzo e sadico) maestro Orochimaru... non so perché, forse per quella disperata solitudine che accerchia entrambi e impedisce loro di essere se stessi per la maggior parte del tempo, forse perché hanno perduto tutto ciò che contava davvero. Sono praticamente perfetti in questa storia dai toni così strani.
Che dire poi della tua scelta originalissima di paragonare Kakashi al drago, non solo la fredda statua di pietra del vecchio tempio nei cui occhi Anko si è lasciata annegare, ma l'uomo in carne ed ossa, con tutte le sensazioni "a pelle" che questo comporta. Non mi è dispiaciuta per niente la descrizione erotica: giusta, fenomenale, molto attenta alle sensazioni e poco a quegli aspetti "pratici" (scusa ma non so come altro spiegarmi :P) che avrebbero fatto perdere al tutto quella sorta di aura "mistica" che sei riuscita a ricreare. 
"Il drago è un uomo": un pò come dire che il drago è diverso per ciascuno di noi, ognuno ha il suo... non so se ho ben capito ma a me ha dato l'impressione che fosse una sorta di inconscio, di oscura parte di sé che Anko ha visto concretizzarsi lentamente; prima fra gli incensi profumati del tempio, poi sul campo di battaglia, poi nella tesa atmosfera "familiare" con Kakashi, finalmente senza maschera. Infine... dentro di sé come nuova vita sbocciata.
E quel drago non è più una fredda statua... o meglio, non lo è mai stato, è sempre stato un uomo.
Kakashi mi è parso tanto, tanto IC. 
Sasuke per una volta non mi è stato indigesto devo dire, forse perché funzionale alla storia e ha detto poche, semplici e mirate parole. Che Kakashi non fosse un verginello inesperto è idea comune (o almeno, MIA XD) e mi ha fatto piacere ritrovare questa cosa esattamente come io la immaginavo: un Kakashi che ha innumerevoli donne, nessuna delle quali però è stata più che un semplice passatempo.
Anko mi è piciuta tantissimo, anche se non ho ritrovato in modo "lacerante" il sentimento che da sempre la caratterizza: l'amore/odio per Orochimaru, oerò devo dire che hai accennato alla cosa con poche battute semplici ed efficaci ed è anche vero che la ff non è incentrata sul rapporto fra Anko e Orociok quindi mi sono accontentata :P
Hai gestito benissimo anche l'idea del drago: perché si, io credo che un pò sia Anko che Kakashi in questa storia incontrino il drago, quella parte oscura ed intrigante nell'altro ma anche in se stessi. 
Bravissima anche per gli intermezzi, sembravano quasi un'antica filastrocca orientale. Complimenti davvero e spero di non averti annoiata con questo lunghissimo commento.