Ho lasciato correre per la tua pagina-autore il mio sguardo, comprendendo infine che lambiccarsi troppo sulle tue poesie sarebbe forse assecondare il tuo gioco, per così dire, cadere nel tranello, se mai un tranello è stato teso, capitombolare nella rete che hai teso. La tua poesia mi sembra un gioco, per l'appunto, uno scherzetto costruito appositamente perché qualcuno vi si imbrigli per il desiderio di capirci qualcosa - ma ecco, proprio qui sta lo scherzo: che non c'è nulla di capire, ché la tua poesia nasce esclusivamente per stupire, per colpire, per lasciare quel non-so-che di ben precisato che porta gli stolti a ritenere che "allora se non ci capisco niente dev'esserci proprio un chissà quale immenso messaggio", e quelli un po' più svegli - sperando di appartenere a questa genia! - a puntare il dito accusatore del "è decantismo". Sì, decante. La tua poesia è decante, eplicitamente fasulla, platealmente manierata - decante nel senso più moderno del termine, e dunque non per forza con accezione negativa. Mi riferisco a quel decadentismo che spesso si circoscrive alla ricerca del "pastiche", della provocazione, che è volutamente manierismo, quel decadentismo che ricerca ossessivamente il non-sense, quel decatentismo che si compiace della sua decadenza, come quei lamentosi figuri che si compiacciono di mortficare se stessi davanti il prossimo, quel decadentismo che è postmodernismo - e del resto sei tu stesso a dirlo esplicitamente all'interno delle tue poesie; dunque, perché non fidarsi? In ogni caso, inquadrando la tua poetica in questa ottica, devo proprio dire di apprezzarla. Magari sei solo un quindicenne con la voglia di prendere per il culo, ma devo ammettere di leggere con vero gusto i tuoi scritti, mi divertono! Beh, ciao! :)
(Recensione modificata il 18/11/2011 - 10:21 pm)