(e Nishe dovrebbe ringraziare una cara amica per averglielo fatto notare.)
E' stato un bel modo di iniziare la giornata e sei stata gentilissima a dedicarmela.
Anche se ci ho messo un attimino a capire e connettere qualcosa, ma ora sono abbastanza sveglia per rendermi conto che hai descritto esattamente quello che ho provato per un po', nella mia vita: Hai paura, paura di non riuscire a sopportarlo, di frantumarti e cadere a pezzi, quello che stai provando è un dolore nuovo e innaturale a cui nessuno ti aveva preparato, è un dolore che viene da dentro, che ti riscuote e ti mangia vivo.
Non era la causa dello stesso dolore di B. Non era il suo dolore. Ma tante volte ho avuto paura di essere risucchiata e scomparire..
E poi la polvere, hai ragione, ha una poesia tutta sua. E' il tempo che passa e lascia un segnale del suo passaggio. Sui libri ci rammenta che sono una moltitudine le vite che abbiamo vissuto, leggendoli.
Il tempo passa.
Straziante è il dolore di chi non sa come uscirne, di chi in gabbia contro il mondo ci è arrivato da solo, strisciando.
Complimenti, davvero, per averlo descritto!
La canzone è, ovviamente, bellissima e la storia è perfetta così com'è: si completano e si assomigliano.
Un bacione, spero di sentirti presto
Nishe:)
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