Decisamente, anche in questo caso devo dirti grazie, perché mi hai permesso di leggere una storia le cui sezioni di intersecano molto bene nel dare un quadro d'insieme abbastanza chiaro su un dei temi più antichi dell''umanità, ovvero i rapporti tra fratelli, più difficili di quanto possano sembrare, dato che purtroppo non basta avere un corredo genertico simile affinché questo possa generare automaticamente dell'affetto reciproco.
Così abbiamo nel primo caso un momento tutto sommato pacifica (il che nel mondo narrativo di Bleach è decisamente l'eccezione) oserei dire da slice of life, di chi vorrebbe una parola gentile anche se l'altro non sembra avere un buon rapporto con esse, anche perché decisamente in altre faccende affacendato.
Nel secondo caso invece la costruzione di un rapporto difficile, da chi pretendeva rispetto, devozione, subordinazione, un rapporto gerarchico tra capo e gregario, decisamente non del tipo che s'immagina debba esserci tra parenti), un ostacolo non da poco per chi voleva instaurare un rapporto di tipo più "tradizionale", però, se è vero che è nel momento del bisogno che si vedono gli amici, tanto più questo dovrebbe valere quando entra in scena la "voce del sangue", ed è stata una vera e propria fortuna per costui trovare una che non ne ha approfittato per ricordare le difficoltà passate.
Nel terzo caso infine ci si pone il problema della fatal quiete e dell'elaborazione del lutto (dato che tradizionalmente a tutto c'è rimedio tranne che in quel caso) con la presenza ostinata del ricordo della persona e della sua scomparsa (il cui modo ancor l'offende) che paradossalmente non può essere eradicata perché rappresenta l'ubi consistam su cui si regge, se lo dimenticasse si sentirebbe una non- persona o qualcosa del genere.
Insomma, una sorta di discesa da una situazione tutto sommato tranquilla, dove ci sono semmai piccole incomprensioni, a una dove vi sono stati errori ma c'è spazio (o potrebbe esserci spazio) per un nuovo inizio al momento delle recriminazioni senza alternativa (o meglio, ci sarebbe, ma senza più la persona in oggetto).
Complimenti davvero. |
