Ciao! Premetto che non sono una fan di Pirati dei Caraibi, sono una pazza che conosce ogni singola battuta del film a memoria, che si diletta a parlare utilizzando le citazioni del suddetto capolavoro e integrandole nel disquisir quotidiano.
Ho deciso di recensirti perchè ho notato un piccolo, enorme errore nell'introduzione di questa fiction. Jack non rinuncia alla Perla, piuttosto morirebbe. Per lui quella non è una nave, ma è l'essenza stessa dell'essere pirata, la rappresentazione tangibile dell'Uomo libero.
Il caro Capitan Sparrow è furbo e scaltro, ma talvolta si scorda che son pirati, "gente spietata", coloro che cerca di fregare. Jack, previdente, si intasca le carte nautiche convinto di far in tempo a salpare senza Barbossa, il quale però è a sua volta una bella volpe, che anticipa le mosse di Jack "dimenticandoselo" al molo. Tant'è vero che i Pirati della ciurma si chiedono se abbiano fatto bene ad abbandonarlo ancora e Jack una volta scoperta l'assenza della Perla ormeggiata chiede a Gibbs dove sia (la cui presenza sul molo non è casuale, era stato lasciato apposta a fare la guardia).
Per il resto trovo questa ficiton poco rielaborata. Nel senso, hai utilizzato discretamente le citazioni del terzo episodio, sottolinenando la bramosia di Jack di essere libero, ma secondo me potevi addentrarti oltre nella sua psiche. è un personaggio eccezionale, complicato, ben costruito, di cui potrei disquisire per ore. Certo, adora il Rhum fa parte del suo essere un "Briccone della peggior specie", ma la scena della bussola era sicuramente per suscitare comicità, non era così esemplificativa delle priorità del buon Sparrow. E poi, credo che non rinuncierebbe mai e poi mai alla sua amata bussola. Tutte le volte che se ne separa fa in modo di ritornarci in possesso. Le carte non potranno in alcun modo sostituirla, è qualcosa che fa parte di lui, essenziale per essere IL Capitano, per essere libero.
Scusa l'intromissione.
Marauder.

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That's good!Ben riuscita,hai reso molto la personalità del nostro pirata che ama spesso e volentieri invischiarsi in faccende che vanno oltre la sua comprensione, una delle quali la libertà:l'immortalità è di facile comprensione,cosa c 'è di difficile nel vivere per sempre? La libertà più che altro va oltre la sua comprensione:se ti chiedi cos'è ti precludi la possibilità di ottenerla,che crudele ironia! comunque ben fatto!

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Holà Miss Luna!!! Perdonami, ma ho avuto qualche problemino di connessione per cui posso lasciare un commento soltanto adesso... spero che mi potrai capire, ma qui alla EITC ultimamente (sarà Dicembre, sarà qualche pirata informatico) succede di tutto.

Ma adesso basta con i miei problemi, e veniamo alla storia: merita davvero una recensione, e soprattutto merita di essere letta (infondo la mia recensione non le darà un valore aggiunto: è già perfetta così!!! ;D).

Jack è reso perfettamente, cosa che però sapevo già che sapevi fare dato che conosco bene la tua Long Fic sull'argomento (e non vedo l'ora di leggere gli ultimi capitoli che hai pubblicato). Ho apprezzato i rapidi ricordi di Tortuga, dell'amata Perla Nera, e dei compagni pirati. Divertente la definizione di Turner, oltre che molto azzeccata, soprattutto considerando che quello è il modo in cui Sparrow lo presenta a chiunque incontri!!! Povero Will!!

Beh, devo ammettere che avendo letto la parola "Libertà" mi sono sentito particolarmente tirato in causa!! Insomma, io e lui abbiamo due definizioni molto diverse di questa parola, anche se, infondo infondo, siamo stati entrambi disposti a perdere tutto per ottenere (se così si può dire) la Libertà: hai saputo descrivere tutto questo in modo indescrivibile (almeno per me, che non ho la tua grande abilità d'uso delle parole)!!! Bravissima!!! Ho vissuto ogni frase come se fossi io su quella barca, solo, di fronte al nulla... sei davvero notevole mia cara!!

Insomma, riassumendo in un voto, come si fa a scuola: 10 (e se potessi ci aggiungerei pure la lode)!!!
Alla prossima mia cara Luna!!
Lord Beckett

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Molto carina, anche se breve.
Anche se in realtà non afferrato appieno l'ultima parte... con l'immortalità Jack si potrebbe considerare completamente libero, ma non avrebbe più bisogno della bussola solo dopo averla ottenuta, non prima... o no?

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Brava! Molto ben resa! Seppure probabilmente non così originale perchè riprendi una scena già presente (e che a me piace da impazzire: è proprio Jack Sparrow al cento per cento!), ne hai estrapolato le sensazioni e i pensieri che mi è sembrato di leggere nei gesti dell'enigmatico Jack. L'immortalità e la libertà, due concetti che se ci pensi si collegano l'un l'altro: cos'è la la vita eterna se non la libertà dalla vita e dalla morte? La fama, l'avventura, l'assenza di legami di qualunque tipo che gli fa sacrificare con meno rancora della prima volta la Perla (secondo me prima ci teneva così tanto a lei perchè per colpa sua si era dannato l'anima!).
In conclusione mi è piaciuta soprattutto per questa frase: "Assaporava sulle labbra l’agognata Libertà senza possederla. Era un concetto troppo astratto e complesso per essere posseduto, esattamente come lui."
la definirei sparrowiana!^^
Ps: La ragazza di chiama Scarlett, comunque, ed è quella con i capelli rossi; c'è pure qualche errorino nelle parole della canzone, dice "Trinchiamo allegri, yo oh!"

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Carina l'analisi dei pensieri dello svitato Capitan Jack Sparrow, personalmente adoro quel film e chissa come mai me lo vedo Jack sulla sua barchetta con una bottiglia di rum , forse perchè la scena è molto simile a quella del film...sappi che ti stimo perchè adoro tutti i ruoli che Jhonny Depp interpreta, ma questo li batte tutti quanti...

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