Cosa dovrei fare adesso?
No, ti prego, dimmi: che dovrei fare?!
Ma come diavolo ti è venuto in mente tutto... tutto questo?! Non so da dove cominciare a ringraziarti, stupido, magnifico Emme!
Avevamo abolito, tempo fa, quella parola, ma sono sicura che nessuno mi negherebbe la possibilità di fare uno strappo alla regola: diecimila volte GRAZIE!
Le ho lette tutte, quelle finora pubblicate. Te le recensisco una ad una adesso, ma prima volevo dirti che ADORO il titolo, ADORO l'idea di questi 22 (chissà perché poi... io ho appena fatto 12 anni) quadretti di donne diverse, solitamente sottovalutate, ma tutte, a modo loro, grandi. ADORO anche l'autore, è ovvio, no?
Dunque, astenendomi dal dirti che invidio il tuo cervellino così sveglio (e poetico e capace e ardito e convinto che l'elefantino non sia un simbolo abbastanza serio), comincio subito:
l'antitesi di Narciso. Potrei finire qui, colpita da un traboccante senso di sublimazione, ma cerco di articolare qualcosa di più comprensibile.
E' eccezionale, brillante, come definizione. Povera Eileen. Non ha solo un'adolescenza logorata - e logorata dalla consapevolezza di essere, al massimo delle due capacità, insignificante, se non proprio malfatta - le toccherà, da quello che intuiamo, anche un futuro tutt'altro che roseo: nella malfamata Spinner's end, al fianco di un uomo sbagliato.
Guardare allo specchio un volto che si preferisce non conoscere. E' un pensiero ripugnante e deprimente. E nonostante sia una strega (una persona speciale, dirà poi il figlio, esaltando le capacità magiche di Lily di fronte alla persona qualunque che era Petunia), nessuna magia può arrivare a tanto. |
