Recensione premio per l'"Ollivander's Wand Shop Contest"
Di questo argomento ho già parlato anch'io, quindi ne capisco il fascino. Tanto per cominciare mi levo il cappello per la caratterizzazione: la tua Luna è... così Luna che più Luna non si può, anzi, mi è parso che tu stessa, in veste di voce del narratore, ti calassi un po' nel suo modo di pensare - non solo quando descrivevi lei, ma anche nei commenti tuoi, uno su tutti "dall’alto della sua tenera età": non so perché, ma questo ossimoro suona come qualcosa che Luna potrebbe dire. In fondo, ha la saggezza strana di una perenne bambina. Un'altra frase che più Luna di così si muore, secondo me, è "Nessuno le aveva insegnato il dolore, ma voleva ergersi a maestra di gioia.". Ogni tanto il suo personaggio mi ricorda l'ottimismo a oltranza di Pollyanna. Insomma, una vera perla. Sei stata dolcissima: qualcun altro al tuo posto avrebbe potuto divertirsi un mondo con scene cruente, tu hai preferito un "prima" e un "dopo" con in mezzo un sapiente taglio che però non sa di censura, sta bene così com'è. |