Eccomi qui, una Befana travestita da GiudiciA decisamente IN RITARDO, che scende dalla sua vecchia Stellasfreccia per atterrare nell'area recensioni del suo dodicesimo posto!
Come promesso faccio il mio giro per approfondire i giudizi, e chiedo umilmente perdono, pietà e compassione per l'imperdonabile ritardo.
Ma Ciancio alle Bande e veniamo alla storia.
Innanzitutto hai guadagnato un po' del mio aMMoreH con quella citazione: amo gli autori che si lasciano ispirare da musiche e frasi, specie se, come in questo caso, sono splendide.
Poi bisogna dire che non pecchi certo in originalità: pochi si soffermano sulla speranzosa Petunia che tenta di appartenere al mondo magico, di rendersi simile alla sorella: i più si concentrano su una Petunia già grande, sul suo odio e sulla sua gelosia, oppure sulla donna sposata che è costretta a crescere un nipote che le ricorda inesorabilmente la sua mediocrità. E descrivi davvero bene le speranze di quella che, in fondo, è ancora una bambina. Anche la frase secca e frustata che rappresenta il tuo finale è davvero adatta ad una ripicca, di quelle che fanno i bambini durante un capriccio o un litigio.
Solo che lei non tornerà più sui suoi passi.
Davvero brava.
Baci,
Mirtilla, la GiudiciA.
P.s. ho aggiornato il topic del concorso: se vuoi, dai un'occhiata ;) |