Recensioni per
Toujours
di Eloise_Hawkins

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/02/12, ore 13:32
Cap. 1:

bella, mi piace.
è struggente, tragica, dà un profondo senso di irrequietezza ed esprime immediatamente i sentimenti dei personaggi, tra cui spicca la ballerina e la tua storia.
mi è particolarmente piaciuto il modo di raccontare la storia attraverso vari periodi, utilizzando molti sbalzi temporali per narrare le vicende, non trovo affatto che sia un sistema troppo rapido, anzi. coinvolge ancor di più chi legge, come è successo nel mio caso ;)
e poi c'è Claire, un personaggio così complesso, che hai saputo gestire alla perfezione, senza mai cadere nel banale: è stata una cosa che ho amato, il suo carattere.
bravissima ♥
baci, Emma ♥

Recensore Master
13/12/11, ore 12:34
Cap. 1:

Giudizio per il concorso "Paris mon amour": storia premiata come Miglior Parigi Introspettiva 



Toujours
di Eloise_Hawkins


Voto: 60,5

Aspetto stilistico: 9
Lo stile di questa storia è molto accurato: i periodi sono piuttosto lunghi, è vero, ma ben fatti, non risultano pesanti, anzi la narrazione scivola fluidamente. Lo definirei uno stile “minuzioso”, molto attento ai particolari (forse un po’ troppo, ma ripeto: nel complesso non risulta pesante), a tratti l’ho trovato un po’ retorico, a volte un po’ si dilunga, ma si vede che ogni parola è stata pensata e scelta con cura. Anche i dialoghi sono belli, molto vividi, poi l’introspezione data alla protagonista è notevole: ho apprezzato come hai diviso la parte del presente con quella del passato, alternandole e usando un registro diverso (più malinconico) per i ricordi. Ho apprezzato poi la delicatezza con cui hai affrontato l’argomento. Certe frasi sono bellissime come quando Claire parla del dolore come curioso alleato e al tempo stesso pericoloso nemico o quando sembra quasi vivere questo dolore in simbiosi con Parigi. I miei complimenti.

Aspetto grammaticale, lessico e sintassi: 8,5
Non ci sono errori di sorta, tranne qualche piccola svista per cui non il voto pieno. Per esempio alla settima pagina c’è un’espressione un po’ strana, lessicalmente parlando, “fine del mare si confonde col principare della terra” non avevo mai sentito questo “principare”, ma magari è un termine aulico non sbagliato. Alla quinta pagina c’è tutto un pezzo senza nemmeno un punto a capo, quindi la lettura risulta meno fluida, ti consiglierei di rivederlo. Alla tredicesima pagina, quando Claire parla del suo senso di colpa, c’è una piccola confusione di verbi, lei dice: “non sarebbe mai andata a fare quell’audizione, e lui si troverebbe accanto a lei” ecco, magari io aggiungerei un “ora” e poi sostituirei con “sarebbe stato” o “si sarebbe trovato accanto a lei”, per mantenere gli stessi tempi.
Comunque ripeto che il lessico è veramente curato, sei stata attenta a legare le frasi, costruire i periodi e hai anche usato bene la punteggiatura. Il voto non può che essere più che sufficiente!

Originalità: 8
Mi ha colpito più il modo in cui è stata scritta, la storia, rispetto a poi la trama in sé: hai saputo raccontare il dramma della perdita, tema piuttosto frequente, senza scadere nel banale, cosa a cui era facilissimo incappare.

Caratterizzazione dei personaggi: 10
Anche qui voto alto: Claire è descritta benissimo, nelle sue paure, nei suoi sentimenti, nei suoi rimorsi. È un personaggio sfaccettato e realistico, si riesce quasi a sentire al di là della pagina e dei meri caratteri scritti. Anche la figura del padre è ben delineata: attraverso i ricordi della protagonista sei riuscita a darne consistenza, è una figura sicuramente controversa che ha influenzato molto Claire, sia in vita che in morte. Persino Alberto, nella sua apparente antipatia, non è l’adolescente borioso che sembra, ma anzi un personaggio tridimensionale che fa da perfetto contralto a Claire.

Aderenza alla sezione scelta: 10
È una storia toccante e introspettiva, perfettamente aderente alla consegna, in cui i temi sono trattati con delicatezza, senza mai scendere in panzane tristi e banalotte.

Uso Parigi: 10
Anche qui un bel 10 perché hai saputo raccontare una Parigi personale, non un mero sfondo geografico, ma la Parigi di Claire, che diventa l’assassina di suo padre: città amata e odiata al tempo stesso, sommersa dalla neve e dai ricordi. L’attenzione che hai messo nel trattarla, non semplicemente limitandoti ad una piatta descrizione, ma facendola interagire con la protagonista, quasi come se il suo dolore fosse lo stesso dolore della città (mi è sembrata una descrizione molto “empatica” diciamo) è certamente da ammirare e merita il massimo del voto.

Giudizio personale: 5
Il massimo perché è una storia che mi ha colpito molto e dato una piacevole lettura, mi ha anche molto commosso. Più che aggiungere tutte le cose esposte sopra ti rifaccio i complimenti, i più sinceri.

 

Recensore Master
13/12/11, ore 10:43
Cap. 1:

Bellina davvero, très jolie!
Forse ci sono troppi sbalzi temporali. So che è una caratteristica di questa storia, ma il mio unico neurone alle volte si è confuso (e il fatto di aver appena donato 450 ml di sangue all'AVIS non aiuta). Mi hai istruito per quanto riguarda i concorsi delle ballerine, da cui posso presupporre che tu conosca personalmente l'ambiente. Inoltre si vede che ti piace Parigi. Per i chilometri che percorre la ragazza infischiatene, son dettagli che nessuno nota u_u
(il cognome di Christine è Daaè)
Hai un modo di scrivere molto... dolce (aggettivi, dove vi nascondete?!). InZomma, molto da Sturm und Drang, ecco. Tragico ma dolce.
Concludo qui (che è meglio!)
Au revoir!
Ange =^w^=