Hola! Eccomi qui, pronta per una bella recensione dettagliata!
Prima di tutto, mi scuso per l'orrendo ritardo e per la presenza salutaria: la mia innata pigrizia [dicasi pesaculaggine x°D] e gli impegni universitari mi hanno tenuta lontano dal fandom per un po'.
Ma ora sono qui, sperando di farmi perdonare.
Dopo averci pensato un pochino su, ho deciso di scrivere una maxi recensione per i capitoli 3 e 4. Non perchè non ci sia nulla da dire, al contrario: se facessi due recensioni separate rimarrei qui a scrivere tutta la notte, quindi cercherò di riassumere.
Innanzitutto, la cosa che mi piace di Sakura to Bara è l'estrema puntualizzazione storica e il contesto culturale sempre presente in maniera vivida. Non ci si dimentica mai dove si è, in che società si è immersi, ed è tutto perfettamente orchestrato. Leggere una fanfiction realistica, oltre che stilisticamente gradevole, è sempre un piacere immenso.
Per fare un esempio pratico, nel precedente capitolo ho amato Yamazaki. Ovviamente i protagonisti sono Hijikata ed Okita, come da titolo, ma con il nostro ninja hai fatto davvero un bel lavoro.
"Con un vago accento di Osaka" Ecco, adoro l'incisività dei personaggi, anche [e maggiormente] se indiretta; è bastata una frase, un dettaglio, e Yamazaki è più vivido, più reale.
Insomma, si sa, io per la documentazione vado matta. E non finirò mai di invidiare/adorare questi capitoli per la dovizia di particolari che contengono e che, pure, risultano amalgamati nella narrazione senza renderla una specie di trattato.
Buon bilanciamento, davvero.
Inoltre, ci sono uno o due camei degni di nota: Chizuru, per esempio, sempre rispettosa. Hijikata che si scusa con Okita addormentato e, ancora, il capitano che si risveglia e vede il vice comandante uscire. Quell'immagine, Hijikata come un'ombra nel cielo stellato, è davvero bellissima.
Questo, per quanto riguarda il capitolo precedente. Se si passa a questo, si trova la conferma di quanto detto sopra: io questa fanfiction la trovo meravigliosamente elaborata. Magari non è un effetto voluto, eh, ma ogni dettaglio sembra essere stato ricontrollato e ricontrollato, ma anche studiato per non risultare pesante. Ne risulta, insomma, una composizione armonica.
Di questo capitolo, tuttavia, ho apprezzato più di ogni altra cosa i legami fra i capitani: Shinpachi e Hajime, prima di tutto. Il filo conduttore che li spinge a scontrarsi [per modo di dire, poichè è più uno scoppio di rabbia momentaneo] è Todou. La sua sorte è stata penosa per tutti e l'angst che la situazione offre è stato, a mio parere, ben sfruttato.
I due capitani hanno qualche problema di relazione sin da Reimeiroku, perciò non risulta strano vederli discutere. Non c'è niente di OOC nell'esplosione di Shinpachi, che prende Saitou letteralmente per il bavero, ma nemmeno nel breve discorso di quest'ultimo (che, come da Canon, sa sempre come lasciare il segno con poche parole).
In ultimo, i pensieri di Souji [di cui ho amato l'introspezione, la storia personale e i dettagli sull'infanzia] e la scena che sfuma su Heisuke.
Il tema latente (non poi così tanto, però) della seconda possibilità.
Senza dimenticare che entra in scena anche l'Ochimizu, nonostante sia per ora solo oggetto di dibattiti e non una realtà effettiva e prepotente.
Tirando le somme: io spero davvero che rimanga sempre questa deliziosa attenzione per i particolari, che credo sia il punto forte di questa fanfiction. Senza contare, naturalmente, lo stile scorrevole, il bilanciamento fra Storia Reale e Shinsengumi-di-Hakuouki e i personaggi coerenti con il proprio carattere in Canon.
Mi piace, ecco <3
Scusa per la rece chilometrica, perchè temo che sia terribilmente noiosa/prolissa nonostante i tagli x°D
Eee, niente, non vedo l'ora di leggere di più *-*
*regala cupcakes*
Ellie |