Dici che eri ispirata, bè, lo eri davvero! La tensione è palpabile.
Mi piace molto la ricerca dei particolari dell'ambiente: il caldo, i profumi, i suoni. L'atmosfera si vede, e si respira.
Nessuna nota tecnica, solo due piccoli appunti.
"Ma in realtà non era spaventato;" Ometterei questa precisazione. Dire in questo caso che il nostro assassino non è spaventato e poi che si sentiva come un cervo braccato è una contraddizione. Gia dici che la morsa che attanaglia le viscere è molto simile alla paura, e inoltre, un cervo che si sente braccato dai lupi E' spaventato. E' la paura che lo fa essere cauto. Concedi un po' di paura anche ad Altair, del resto, senza paura non ci sarebbe cautela e niente cautela uguale a rischi troppo alti ;-)
"così rapida che i piedi sfioravano appena il terreno" questa è più che altro una precisazione: Altair non ha mai lasciato i tetti, lo si capisce anche dopo da come si svolge l'azione. Per un attimo ho pensato che fosse sceso in strada. Più che "terreno", direi "tegole".
Mi succede una cosa strana: il testo risulta larghissimo, e non sta tutto sullo schermo, devo farlo scorrere lateralmente per riuscire a leggerlo. Non so se capita anche a qualcun altro. Te lo segnalo, forse è un problema di impaginazione.
Alla prossima. |