Intenso e particolare. Il faro solitario, emblema della solitudine stessa, che domina dall'alto degli scogli il mare, solo. Si fantastica spesso su storie di fantastmi e di mistero riguardo questi edifici tanto importanti quanto trascurati. La luce del faro illumina la via alle barche, è simbolo di salvezza quando il mare è in tempesta; ma la sua luce illumina anche la vita di sara, la salva dalla fiumana di gente che affolla la sua esistenza.
Mi piace molto questa impersonificazione del faro, che appare come una sorta di uomo-divinità, che si appella alle leggi della natura pur di aver tra le sue mura la bella Sara. Adoro anche il modo in cui Sara viene ammaliata dalla sua presenza diventandone dipendente.
Il titolo sembra assumere così due interpretazioni.
Molto originale