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Tu vuoi farmi morire, ammettilo.
Cioè. È angst, ma è anche fluffosa. Perché ci sono Sirius e Mary, il loro amore e nient’altro: sembra quasi che già entrambi sappiano che prima o poi – purtroppo più prima che poi ç_ç – il loro amore verrà calpestato dalla guerra come se fosse solo un fiore come tanti, un fiore che cerca di crescere e risplendere nel buio e che però non viene visto e subisce solo violenze (?). Perché devono spezzare il suo gambo? Perché? (Mi sto fissando con le piante, perdonami).
Comunque. Ci sono molti modi per parlare di un amore distrutto dalle intemperie della vita, e tu ci sei riuscita con 112 parole che per me hanno significato tantissimo – e che hanno significato tantissimo anche per Mary e Sirius, probabilmente. È uno dei più bei regali che io abbia mai ricevuto, Anna, davvero. Mi fa sorridere come una pazza, mi fa perdere la mia indole da svergognataH e mi fa piangere di brutto. Lo so che probabilmente la maggior parte della gente di efp troverà stupido il fatto che mi sia scesa qualche lacrima, ma davvero, non sono riuscita a trattenerle; questa storia è troppo, e non sto scherzando.
Questa storia mi ha ricordato una citazione della mia fiaba Disney preferita: “Gli anni si susseguono, ma ad un vero amore cent’anni equivalgono a poche ore”, dalla “Bella addormentata nel bosco”. Amavo quella storia d’amore, perché mi sembrava la prova di un amore che dura anni. Amo questa storia perché è la stessa cosa e, allo stesso tempo, è del tutto differente: sul loro amore c’è un orologio che scandisce i secondi che mancano alla loro fine, e possono mancarne anche pochi, ma il loro è un amore vero, perciò al loro amore pochi secondi equivalgono ad anni interi.
Ed è bella per questo, la tua storia, perché è ‘tanto tempo’ e anche ‘poco tempo’.
E come disse una volta AliH in una sua storia, Draco si attacca alla vita come i rampicanti si attaccano al muro. Ecco: Mary si attacca a Sirius come i rampicanti si attaccano ad un muro, perché altrimenti lo sa, cadere in quel dannatissimo baratro di morte sarà più facile.
E Sirius non vuole che Mary cada, perché lei è Mary, e una vita senza Mary è una prospettiva tanto brutta quanto lo è la prospettiva di una vita senza Malandrini – e lui, purtroppo, dovrà vivere sia senza Mary che senza Malandrini. Perché la vita è ingiusta, perché la guerra mangia tutto, ma lui non vuole che si porti via anche Mary. Perché il loro amore è racchiuso in una lacrima intrappolata tra le dita di Sirius, perché lì ci sono loro, assieme. Perché Mary è come il petalo che Sirius ha sistemato tra i capelli di Mary, che vola via, nonostante lui abbia cercato di trattenerlo, e non torna più.
E io sto morendo, ed i perché sono tanti. Perché hai scritto una drabble magnifica. Perché hai scritto su Sirius e Mary, e sai quanto li amo. Perché c’è così tanto fluff ma anche così tanto angst, in questa storia – e tutto sommato anche in questo pairing –, che mi hai fatto salire le lacrime agli occhi. Perché loro sono uno dei pairing con Sirius più bistrattati, ed è un peccato, perché hanno un sacco di potenziale. Perché tu sai scrivere che è una meraviglia, anche questa volta hai rimarcato il concetto. Perché mi hai dedicato un’altra storia. Perché mi hai dedicato la tua ennesima meraviglia. Perché qui c’è anche un po’ di quella magnifica canzone: Blowing in the wind, di Bob Dylan. Perché, diamine, mi h-ai commossa da morire.
Perché loro due, assieme, sono perfetti, e la tua storia ne è la prova. |
