Lessico e grammatica: 9.5/10
Stile: 8.5/10
Originalità: 9.5/10
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Attinenza al prompt: 5/5
Parere personale: 2/3
Totale: 44.5/48
La grammatica è quasi perfetta, l’unica cosa che ho trovato è una ripetizione della parola “piccola”, nella frase La piccola candela che tenete fra le mani sembra una piccola lucciola. Ah, e poi, ho notato che utilizzi la forma “E’ ” invece di “È”, ma non l’ho valutato, perché è proprio una sottigliezza. Il lessico è semplice e ben scelto, non presenta termini complessi, ma l’ho trovato molto carino e adatto. Lo stile è buono, ma a mio parere è un po’ troppo diretto. Sicuramente è particolare, con le continue domande alla Principessa, ma a lungo andare stanca un pochino. In ogni caso, è diverso dal solito, e ho molto apprezzato il tentativo, anche se non del tutto riuscito.
I punti forti di questa drabble sono due: l’originalità e la caratterizzazione. Partiamo dalla prima. Sicuramente la coppia IzayoixInuNoTaisho non è molto trattata, di certo non quanto la InuyashaxKagome, inoltre hai parlato di un momento verso “gli inizi”, diciamo. Questo ha conferito alla fic grande originalità.
Per quanto riguarda il personaggio, era perfettamente caratterizzato. Izayoi era proprio lei, in tutte le sue sfaccettature. Nonostante sia apparsa poche volte nell’anime e nel manga, sei riuscita a cogliere il suo essere e a riprodurlo su carta. Brava!
Complimenti anche per l’attinenza al prompt, ben scelto. E poi hai proprio ragione, gli umani e i demoni sono un po’ come il giorno e la notte. Punteggio pieno anche qui, era inevitabile, direi.
Infine, il parere personale: ho molto gradito questa storia, perché è come una specie di rimprovero per la Principessa, che si è innamorata di Inu No Taisho, ma al tempo stesso mantiene un tono dolce, o almeno io la vedo così. Mi viene da pensare che il narratore sia Takemaru, che la ama, ma al tempo stesso la odia, perché ha donato il suo cuore ad un demone. In sostanza, molto brava, hai scritto un bella drabble, mi è proprio piaciuta. |