Recensioni per
La fine - 1991
di Minari OppaRi
L'idea è interessante e mi sembra sia stata molto ben sviluppata, ovviamente non è questa la sede per analizzare le ragioni che portarono al crollo per implosione della seconda superpotenza mondiale protagonista di quello che è stato definito il secolo breve, ma questo racconto credo che testimoni molto bene lo scoramento di quell'Ivan che aveva pensato di essere giusto con tutti i suoi compagni di casa, che li aveva (a suo dire) liberati dal giogo dello sfruttamento capitalistico (lo stemma dell'URSS riportava per quindici volte il motto "Proletari di tutto il mondo, unitevi!", tante quanto erano le repubbliche federate), mostrato loro il sol dell'avvenire che avrebbe illuminato il loro comune cammino, e che invece si era rivelato una dominazione oppressiva (soprattutto per i tre baltici, sembra che più Ivan li supplichi di restare più quelli vogliano darsela a gambe) che difficilmente poteva invogliarli a restare, ma questo la personificazione della Russia non può capirlo, tranne quando vede che anche le sue sorelle slave se ne vanno, e lui che s'è sempre visto fratello affettuoso riesce finalmente a capire di aver sbagliato tutto, e che brutti momenti lo aspettavano (e gli anni di El'cin si sono rivelati davvero atroci sotto molti punti di vista). |
Allora, inizio subito dicendo che l'argomento della fanfiction mi ha interessato - io stessa ho provato centinaia di volta a scrivere sulla caduta dell'Unione Sovietica, fallendo XD - e che con un ulteriore approfondimento di certi aspetti, che ora ti dirò, avrei potuto apprezzarla un po' di più. Penso che tu l'abbia fatta con buona volontà, ed è molto importante. |
Poor Roshia... ma alla fine se l'è meritato .-. tsk! Non, non c'è tempo per i risentimenti adesso! Ora devo recensire, giusto? La storia mi è piaciuta, ma mi sento in dovere di correggerti per un piccolo particolare: Ucraina si dovrebbe chiamare "Yekaterina" o "Katya" secondo il fandom, ecco. Russia mi sembra caratterizzato abbastanza bene, anche se sono solita immaginarlo come un tipo che si prende ciò che vuole o che resta solo con il suo rancore... ma questi sono fattacci miei e dei miei poveri neuroni. Credo che non mi sopportino più neppure loro, poveretti... comunque bel lavoro, alla prossima! :D |