I recensione premio:
Che bella! C'è tutto: c'è l'amore di Tonks e Remus, c'è qual tanto di gioia che permette di andare avanti durante una guerra, ci sono i gemelli, nominati solo di sfuggita certo... ma capitati a fagiolo, si può dire. E c'è Minnie. Col suo passato appena accennato, con un presente fosco e un futuro che sembra tutto da scrivere...
Mi hai convinta con questa fiction. Davvero. L'innamoramento fra Minerva e Aberforth è realistico e sincero - si legge in ogni piccolo gesto che descrivi. Le mani che si cercano, l'imbarazzo, la ritrosia nel parlare... perfino la capacità di dire la cosa sbagliata al momento sbagliatissimo: Abe che impara a ballare con le capre... che spettacolo spettacolare! E quel suo partire dal verde, come Augusta, che è stata presa ma è scappata, bell'anno il vostro, Neville, un bravo ragazzo, bla bla bla: un quasi volo pindarico, pur di trovare il coraggio di chiedere un ballo. Fa davvero tenerezza, un sentimento che credo di non aver mai provato per questo personaggio: l'ho ammirato, mi sono trovata in disaccordo con la sua opinione, ho apprezzato il suo amore per la sorella...ma non mi ha mai fatto tenerezza. Qui sì. Qui il suo rimanere ancorato al passato sembra più la protezione da un'altra delusione, che il rancore di un vecchio. Non che il livore manchi, anzi: Albus è l'ombra che copre questa - secondo me, fattibilissima- coppia. basterebbe guardare più dietro gli occhi, rispetto agli occhi stessi... l'ultima frase è davvero la ciliegina, complimenti. E complimenti per aver saputo mischiare tanti sentimenti, tante storie, tante opinioni diverse in un'unica storia - senza perderne nessuna. Ma inizio a pensare che questo sia il tuo marchio di fabbrica. |