Per prima cosa: in cinta? IN CINTA? "Incinta" è la scrittura corretta... Poi: una descrizione piuttosto sommaria dei sentimenti e delle emozioni. Non dico nulla riguardo il contenuto in sè, perché tutto sommato può essere buono, ma mi è sembrato frettoloso il modo di descrizione dei personaggi, sia dal punto di vista fisico che emozionale. Tra l'altro, non sappiamo neanche i nomi dei due protagonisti... Ancora: maiuscole praticamente a scelta: un po' ci sono, un po' no (dopo le virgolette, VA la maiuscola!)... Virgole che si sprecano dove non servono e che mancano dove, invece, sono essenziali. Aggettivi dove di aggettivi non se ne sente il bisogno. Tempi verbali un po' a caso (se inizi la narrazione al presente, devi finirla al presente; se la inizi al passato, devi finirla al passato. Ovviamente possono esserci le eccezioni dei ricordi o altro, ma in linea di massima è sempre corretto usare lo stesso tempo verbale per tutta la storia.)... Scusami la franchezza, ma quante volte leggi dopo aver apposto l'ultimo punto? Per carità, questi possono essere considerati solo dei particolari insignificanti, quando ciò che si vuole descrivere è la dolcezza della "prima volta". Ma anche questi "particolari insignificanti" necessitano di attenzioni! Troppa importanza a particolari inutili (tipo lei che pulisce il salotto o come lui tiene le braccia durante la visione del film), mentre troppa poca rilevanza a fatti ed emozioni di ben più importanza. Il consiglio che mi sento di darti è: riguarda il tutto ed elimina battute che non danno niente alla storia, ma che possono risultare dispersive. Presta maggiore attenzione a grammatica e a consecutio temporum. E vedrai che ciò che scrivi avrà maggior seguito e un numero di lettori appassionati sempre crescente. Saluti, kla |