Premetto di essere una grandissima fan di Hetalia, soprattutto dei genderswap, perciò quando ho letto l'introduzione mi sono molto incuriosita poichè prima di questa FF ne avevo lette un'altro paio su Alice che non mi erano sembrate il massimo.. ma questa le batte tutte!
Davvero! E' piena di incongruenze già dal primo rigo, mi viene da pensare: "ma l'hai almeno riletta?"
Citando: "non ti vedo ormai da anni. è vero, mi viene a trovare ogni tanto" puoi renderti conto da sola che non ha senso. E poi dal punto di vista lessicale, ti conviene comprare un dizionario dei sinonimi, non te la prendere..è un consiglio. I termini che usi sono banali, spero che questo sia il primo racconto che tu abbia mai scritto (almeno potrei capire). Quando leggo le tue parole non mi infondono alcuna emozione, non ne fuoriesce alcun sentimento .. sono parole piatte e vuote. Non puoi dare l'emozione di un amore tormentato e di un cuore spezzato utilizzando solo aggettivi come "triste, bello, brutto, infelice" ecc..
La trama di per se non è male, sembra quasi una storia vera ma il modo in cui l'hai approfondita è superficiale.
Mi è piaciuto il fatto che Alice sia distrutta dal dolore, anche se il tuo lessico non da la minima profondità a tali emozioni, e che continui a soffrire per questo amore difatto impossibile. E' una povera disperata che non ha alcuna speranza di stare assieme alla sorella e impiega il suo tempo disperandosi della sua situazione, il suo unico sfogo è insultare, forse ingiustamente, la patner di chiara. Probabilmente Alice ha anche altri problemi oltre a quest'amore; il mio consiglio è di approfondire di più la psicologia del personaggio e magari rimarcarne di più il carattere.
Altri errori grammaticali, probabilmente di distrazione, probabilmente dimostrano quello che ho scritto prima: cioè che non l'hai neanche riletta.. (es: verebbe) se vuoi fare una cosa falla seriamente. EFP è già pieno di fanfiction scritte "a caso" e le storie che meritano, certe volte, sono sommerse da racconti del genere. Ti chiedo soltanto in nome dell'Itacest di sforzarti un po' di più.. se no ti conviene rinunciare.
Non voglio offenderti o altro ma i miei sono consigli che spero siano costruttivi. Hai ancora molta strada da fare

Leggi la risposta dell'autore

In primis mi pare che l'idea di fondo della storia (ovvero l'uso delle due versioni femminili dei Vargas in chiave yuri) non è affatto male, almeno per chi ama le variazioni sul tema.
Quanto al testo propriamente detto, mi pare che tu abbia reso con buona proprietà linguistica e scelta di termini lo stato di prostrazione che l'assenza della persona amata genera nell'animo prostrato della protagonista, che vaga ondivago tra i ricordi del passato (non proprio idilliaci, ma resi meno amari dalla presenza in quelle circostanze della persona desiderata) e l'angosciosa situazione di desiderio inappagato che ne lacera lo spirito, forse farebbe meglio a cambiare l'oggetto dei suoi desideri, ma sarebbe chiederle troppo (e poi una persona in preda a questo genere di astinenza non è facile portarlo sul piano della razionalità) deve così trovare una soluzione, portar quel dolce fardello con sé senza farsi (almeno questa è la speranza) soggiogare da esso, per potersi cullare nella dimensione dei suoi desideri segreti quello che le viene negato nella vita reale.
In breve, storia a mio parere non è dispiaciuta affatto, complimenti.
PS. Scusa la curiosità, ma c'è una ragione particolare per la scelta dei nomi delle protagoniste?

Leggi la risposta dell'autore

Awww,ma che carina che è! Povera alice, sigh, costretta a soffrire cosi, mi si stringe il cuorea leggere queste righe.
Io non ne sò molto di fiction yuri (queta mi sà che è la 2° o la 3° che abbia mai letto, in genere preferisco lo yaoi) ma mi è sembrata molto carina, bava
un saluto,
Nadyr

Leggi la risposta dell'autore