Ed eccomi qui a recensire! Cosa piuttosto rara di questi tempi, quindi mi perdonerai per la bruttezza di questo commento xD
Allora. Prima di tutto, questa poesia è molto particolare. Mi ha a primo acchito ricordato un personaggio di Calvino di cui non ricordo il nome, ma questo non c'entra. L'idea delle lingue per esprimere una sorta di incarnarsi in infinite identità mi è piaciuta, è originale. Il tema in generale è originale, non saper definire sé stessi, il potersi riconoscere in tutto e in nulla. Più che originale, forse, direi insolito. Ma comunque molto piacevole da leggere :)
Lo stile frammentato dona qualcosa di più a questa poesia, che con la metrica, diciamocelo, non avrebbe fatto lo stesso effetto. Il tuo scritto evoca immagini, suoni, sensazioni vivide eppure fugaci, e i versi brevi aiutano molto a creare tutto ciò.
In conclusione, bella poesia, un esperimento ben riuscito direi! ^^ Complimenti Inc!
Tawara
[E buona fortuna per il concorso!] (Recensione modificata il 27/12/2011 - 10:41 pm) |