Le guerre non si combattono solo nelle trincee come certa retorica bellica vuole far credere, ma anche nelle retrovie e nel "fronte interno", del quale fanno di diritto parte anche le infermerie, certo qui siamo in un manga con tematiche fantasy e si combattono nemici dalle caratteristiche particolari, ma ciò non toglie che somiglino molto nella loro essenza, ovvero quello di essere non solo un ricettacolo di dolore e paura (sopratttutto quella della morte, dalla quale nessuno può scampare, ma non si pensa mai che sia davvero arrivato il momento di andarsene) appena mitigato dagli anestetici, ma anche il luogo dove si coltiva la speranza di poterne uscire un giorno, non solo per tornare al combattimento, ma per lasciarsi tutto alle spalle...
Davvero bello il momento della scena d'amore tra i protagonisti, che evidentemente non sono dell'idea espressa in Generale di De Gregori, ovvero di farsi fare l'amore dalle infemiere (anche perché le appartenenti servizio sanitario dell'Ordine non sembrano disposte a questo), ma trovano in quel modo la soluzione (almeno momentanea) ai loro problemi, pur sapendo che pensare di dar spazio ai sentimenti nelle loro condizioni può indebolirli e risultare controproducente una volta tornati in servizio, dato che più che pensare ai nemici potrebbero invece essere concentrati da una "questione privata".
PS. Vorrei in questa sede ringraziarti per avermi segnalato sul forum questa serie di storie da recensire per la tua vittoria nel conest, in quella sede mi chiedevi come facevo a mettere in palio tante recensioni, se lo faccio è perchè me la prendo anche troppo comoda per scriverle, spero comunque di non averti fatto aspettare tanto.

Leggi la risposta dell'autore

Incredibile. Ogni parola è calibrata in maniera perfetta, è un messaggio talmente semplice e conciso ed eccezionalmente poetico che fa venire i brividi.
Mi è piaciuta, da impazzire. Bravissima.

Leggi la risposta dell'autore

Quando si incontrano fic di questo tipo è sempre difficile commentarle, perchè sono così perfette da rendere qualsiasi parola riferita a loro superflua.
Ogni parola e frase usata sono quelle giuste inserite nel contesto più appropriato, ogni riflessione e pensiero suscita forti emozioni facendoti riflettere su quanto espresso. Sì, lo ribadisco, non c'è altra parola che possa identificare questa fic se non quella ovvero PERFETTA!
E' bellissima, profonda ed intensa.
Commuove, fa pensare, ti avvolge nelle sue spire e ti fa provare la stessa paura che provano i protagonisti.
Mi è piaciuta un sacco. Continuo a dirtelo ogni volta ormai, ma trovo il tuo modo di giocare con le parole davvero affascinante.
Complimenti.

Leggi la risposta dell'autore