Gli occhi.
Sono forse la parte più bella dell'essere umano, lo specchio dell'anima.
Cosa è più potente, uno sguardo sprezzante o un'onda anomala?
Uno sguardo sprezzante, sicuramente.
Ha il poetere di far annegare chi lo riceve in un oceano di dolore.
Tuttavia ciò che mi ha colpito di questa poesia, non è tanto il modo in cui rendi il dolore, la tristezza o la rassegnazione che provi nel veder andare via qualcuno di amato.
Penso di aver colto una sfumatura, non so se sia esatta, ma so che rende la poesia unica nel suo genere.
Leggo infatti tra le tue parole una certa dose di colpa, mi spiego meglio.
Mi sembra che il disprezzo che viene riversato dagli occhi, non sia un disprezzo gratuito ma sia stato causato da qualcosa.
E' come se, celato dietro il dispiacere, vi sia la consapevolezza di aver sbagliato.
Hai scritto qualcosa di veramente particolare sai?
E' una poesia sfuggente, piena di sfumature affatto banali.
Vi leggo anche una certa firezza, un essere disperati contenuto.
Anche le lacrime che solitamente sono segno di sfogo, sono flebili e silenziose.
Rotolano sulle guance in maniera tacita, la persona rimane composta, impassabile malgrado il dolore.
Dipingi l'immagine di chi soffre con fierezza, di chi sbaglia e accetta le consequenze con coraggio.
Questo è ciò che vi ho letto dentro...spero di aver ben interpretato!
Bella e emozionante come sempre ^^
Un abbraccio
Clizia :) |
