Recensioni per
Quando la libertà è alta 172cm, ha un ciuffo biondo, suona la chitarra e si chiama Tommy Joe.
di itsjjoy
Sono qui! |
Ho il "vizio", diciamo così, se vogliamo un po' masochistico, a volte, di leggere le recensioni altrui, quando ci sono, prima di scrivere la mia, e devo dire che non posso che essere d'accordo con Frankie sulla "questione" PWP: in effetti non è una PWP.
La prima impressione che ricavo dalla lettura sull'argomento è che il sesso fine a se stesso non sia proprio nelle tue corde, ma basta a dire che non sapresti scrivere una PWP? Secondo me no. CITAZIONE < Adam non si sarebbe fermato neanche volendo, mentre Tommy gli sfilava i boxer, ormai unica, sottile barriera rimasta a separare i loro corpi totalmente nudi, e le proprie mani vagavano su quel corpo caldo e desideroso di accogliere lui e solo lui. Era in quei momenti che si sentiva davvero lucido, perfettamente efficiente, perché sapeva. Sapeva cosa fare e come farlo, dove toccare, quando farlo, e anche cosa dire; e da qualche parte dentro di sé, sapeva anche qualcosa di più. [...] Quando Adam premette due dita tra le labbra del biondo, questi non esitò un’istante ad accoglierle nella bocca calda e a succhiarle e leccarle, socchiudendo gli occhi e guardando dritto in quelli blu del moro, con un sorriso malizioso. Guardò le pupille dell’altro dilatarsi appena e i suoi movimenti farsi più frenetici, assaporando la piacevole stretta allo stomaco che l’eccitazione gli causava. Più ne assaggiava e più ne voleva, di quell’uomo e del piacere che gli faceva provare, si strusciava contro di lui [...] Non trattenne un gemito di piacere quando Adam lo penetrò con un dito, delicatamente, e poi iniziò a muoverlo dentro di lui, ad inarcarlo, a cercare quel punto – mentre Tommy si contorceva attorno a lui – quel punto che lo mandava in paradiso e lo riportava indietro. Il secondo dito entrò meno facilmente, ma il dolore non sembrava interessare più di tanto il chitarrista, troppo occupato a baciare il moro e ad assaporarlo come se non ci fosse un domani, a far scorrere le mani sulla sua pelle, lungo i fianchi e ad affondare le unghie nei suoi fianchi morbidi ad ogni gemito di piacere. Quando Adam penetrò il biondo, quelle piccole mezzelune incise sulla sua pelle lentigginosa dalle unghie smaltate dell’altro divennero graffi, quasi una firma, lui è mio, lui mi appartiene, mentre in entrambi gli uomini dolore e piacere si fondevano fino ad essere indistinguibili l’uno dall’altro, come loro stessi in quel groviglio di corpi e sudore, di desiderio, di gemiti e di sospiri. E mentre accoglieva il cantante dentro di lui, incrociando le caviglie sul suo fondoschiena, il piacere di ogni spinta ricordava a Tommy quanto tutto quello fosse perfetto, quanto sembrasse giusto, e quanto egli stesso dipendesse da quei momenti più di quanto se ne rendesse conto. > Questo è comunque un ottimo punto di partenza per una PWP, che come indica la sigla non ha un vero e proprio sviluppo narrativo ma parte subito a giochi già... duri ehm ehm, ovvero con la passione già bella e esplosa, da un bacio fino all'epilogo. Gli omissis che trovi sonoquelli che considero divagazioni dal tema. Ovviamente sono osservazioni riguardo al solo aspetto PWP della storia, ma nulla toglie alla tua capacità di esprimere i sentimenti che forse sono più tuoi che dei personaggi, ma io non posso sicuramente affermarlo, non conoscendoti di persona, comunque sono resi parte dei tuoi Adam e Tommy Joe al punto di renderli totalmente in character, quindi godibilissimi. Brava! |
Non ho pianto mentre leggevo, no... perchè ho cercato di concentrarmi su ogni parola. |