Appena ho letto Quetzalcoatl mi si sono illuminati gli occhi, davvero, sembravo una di quelle protagoniste dei manga shojo che quando vendono un cucciolo di animale hanno le pupille a forma di cuore. Questa tua analisi/poesia del dio Quetzalcoatl è molto sentita e interessante, conoscendo anche la tua visione del mondo religioso, molto simile al mio, certe frasi mi sono piaciute tantissimo, soprattutto:
"calpestando mondi e rigettando
l'arroganza...

...dell'insetto che si crede
uno yaveh,
rigettando ma non odiando
perchè non è dal sovradivino
concepire l'infinitesimo. "

Rigettando ma non odiando, già, mentre anche troppe persone rigettano e odiano, gratuitamente gli dèi degli altri, filosofie che non sono capaci di comprendere e cosa più grave attribuiscono queste loro mancanze alla loro divinità (un esempio: dio odia questo, dio odia quello).
Complimenti! Mi è piaciuta molto questa poesia e soprattutto le parole che hai scelto.
Alla prossima.
Un bacio.
Selene.

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difficile capire -o forse sono io-
solo, sembra di leggere antiche parole incise su pietra

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