"Il vuoto dell'anima" è una sensazione terribile. Quando tutto si è dissolto dentro, tutti ci buttiamo giù. Perdiamo noi stessi, e in automatico perdiamo anche gli altri. Diventa difficile trovare la forza anche solo per vivere. Le parole del saggio eremita sono giuste, anzi, giustissime! Sagge quanto basta per poter dare la forza ad una persona vuota la voglia di ritrovare io suo "IO", la sua voglia di tornare a gioire e di guardare il mondo nonché la vita con gli occhi di uno che ormai ha ritrovato la luce.
La metafora dell'anima che piange mi ha colpita eccessivamente. Pensandoci, capita a tutti una volta nella vita di avvertire un vuoto dentro, di sentirsi persi e inutili. In quel momento sembra quasi reale pensare che la nostra anima abbia avuto un cedimento e che in quel momento stia piangendo, versando lacrime di dolore. Penso che tu abbia affrontato ancora una volta un argomento profondo, ma soprattutto interessante. Mi piace soprattutto il modo in cui lo hai espresso. Esplicito, semplice e breve. Chiaro nella stesura, bello il concetto. Per concludere, il "vuoto dell'anima" sembra proprio rispecchiare i momenti in cui noi tutti cediamo, in cui la nostra anima perde colpi e la nostra vita sembra non avere più un senso. Forse, in momenti trsiti e cupi come questo bisognerebbe incontrare più spesso un saggio eremita per poter ascoltare attentamente e prendere atto delle sue parole. Per ritrovare la nostra consistenza; la nostra persona fortificata. |
