Recensioni per
Un altro giorno, solo un altro
di ferao

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
07/01/14, ore 00:45
Cap. 1:

Ciao dal tuo Babbo Natale segreto.

Devo ammettere che ho trovato questa storia molto particolare e molto bella, sul serio. Cioè, l'idea è straordinaria, scritta in una maniera molto particolare, ovvero quella di una persona morta che si impossessa di un corpo qualunque per lasciare le sue ultime impressioni e descrivere dove si trova. Bella, bella veramente. Inoltre la storia è scritta molto bene, sicuramente hai meritato il primo posto.
Sono contenta di aver scelto proprio questa OS.

Baci.
SNeppy.


[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 3.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love]

Recensore Master
19/12/13, ore 17:34
Cap. 1:

[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 3.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love]

Sono Babba NatalA e vengo in pace a consegnare parole. Che razza di regalo, le parole?! Eh? Ma no, dai, anche delle parole, se sincere e dette con il cuore, possono essere un perfetto dono natalizio e io devo lasciartene di bellissime perchè la tua storia mi è piaciuta molto.
Non solo hai scritto bene e con uno stile impeccabile e scorrevole, ma hai costruito in personaggio davvero sorprendente e hai un genio creativo invidiabile. Certe idee a me non verrebbero mai, nemmeno sotto effetto di qualche sostanza strana, e nasce sempre un po' di sana invidia verso chi come te riesce a partorire cosa tanto originali. :)

Ho sorriso e mi sono emozionata tanto per cui sono certa che il regalo vero non è il mio con questa recensione, ma lo hai fatto tu a me scrivendo questa storia. 
La cosa più bella, comunque, è il tuo modo di buttarti nell'introspezione del personaggio, sei stata davvero fantastica!
Ti auguro di passare delle feste gioiose con tutte le persone a te care.
Un caldo abbraccio,

Fair Natale

Recensore Veterano
19/12/13, ore 00:28
Cap. 1:

Ciao.
Comincio col dire che, la tua storia, merita davvero il primo posto ad un contest. Come viene detto dalle persone che hanno indetto il concorso,
la grammatica è giusta e lo stile con l'originalità anche.
Personalmente mi hai fatto fare un paio di sorrisi all'inizio, quando il ragazzo parla del suo incidente e della sua voglia di vivere sfidando l'estremo
e la gravità di cui disponiamo. =)
Molto bella, hai saputo far risaltare l'ironia di questo ragazzo che racconta la sua vita, il suo modo di pensare e quello che sta facendo per poter
dire chi era. Mi è piaciuta moltissimo l'idea di far scrivere una ragazza qualsiasi, come a voler indicare un bisogno fisico di questo ragazzo nel voler
tornare in vita e nel volersi dedicare a passatempi meno pericolosi. =D
Hai avuto un sacco di idee carine, come quella dei guardiani e della descrizione della vita in questa sorta di paradiso/inferno.
Ma, più di tutto, mi è piaciuto come hai saputo descrivere i sentimenti che lui provava.
Brava, davvero. ^_^
Non ho molto altro da dirti, le parole (se troppe) risulterebbero ripetitive e inutili.
 
Ciao, Jewel. ^_^

[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 3.0 del gruppo facebook Hpeace&Love] 

 

Recensore Master
14/05/12, ore 14:27
Cap. 1:

Concordo assolutamente con tutto ciò che ti hanno già scritto le giudici del contest: idea sfruttata alla perfezione e punto di vista davvero originalissimo. Non mi aspettavo di imbattermi in una storia di questo genere, ed è stato davvero sorprendente riuscire a capire quel che succedeva solamente al procedere graduale della narrazione.
Il modo in cui hai descritto il Paradiso - o, per meglio dire, l'aldilà - è originale e molto ben studiato. Mi è piaciuta molto questa idea dell'ambiente che si adatta a ciò che la mente vuole.
La citazione è sfruttata in maniera sublime e del tutto inaspettata! Inutile dire che anch'io, nel solo leggere titolo e introduzione e prompt scelto, mi aspettavo una storia d'amore di stampo classico, con quella nota strappalacrime diventata ormai un luogo comune e che in così tanti usano.
Il mio giudizio è molto più che positivo. Complimenti!

Recensore Junior
26/02/12, ore 12:34
Cap. 1:

Tu sei un genio,lasciatelo dire! Questa storia è veramente fantastica! E' al contempo originale,divertente e commovente! L'idea di un giovane ragazzo,morto oramai che aspetta un'altra vita e che intanto si racconta attraverso una donna che non conosce è bellissima. Ho adorato letteralmente il pezzo dove lui dice alla donna che,se solo lui avesse vissuto un altro giorno,sarebbe stato il loro giorno,che si sarebbero incontrati,è emozionante,sul serio. Oltre all'ottima trama anche lo stile è bello,sciolto e fluente. Bravissima ancora ^^

Recensore Master
13/01/12, ore 21:11
Cap. 1:

Ciao <3
Sebbene tu mi abbia pizzicottata senza pietà alcuna, grazie al sempre gradito intervento di Agne (e numerosi tentativi di corruzione da parte mia) siamo tornate in pace.

Ti ho promesso una recensione a questa storia, ma ovviamente avevo intenzione di fartela ugualmente, che tu mi pizzicottassi o meno (in realtà, avrei preferito che tu optassi per il 'o meno', ma va be').
Ho avuto il grande, grandissimo onore di leggere questa tua storia addirittura prima delle giudicie, e come già sai, l'ho apprezzata enormemente.
Non avrai grande esperienza con le 'originali', ma è evidente che sai cogliere l'essenza di un'ispirazione fornita da una buona traccia e una bella frase, e riformularle al meglio.
E sei magnifica.

Come di consueto, ti allego la mia 'vecchia' recensione, ornandola delle eventuali, ulteriori impressioni derivate da questa rilettura.

"Io ancora mi stupisco di quanto fuorvianti siano i tuoi giudizi personali sulle storie che scrivi.
Sono talmente, drasticamente, paradossalmente, -mente opposti che mi lasciano con il desiderio di darti un biscotto sul naso (sarebbe un colpo dato con pollice e indice, nel caso tu non lo sappia ù_ù).
Però poi penso che in effetti quello che hai scritto è un vero capolavoro, e magari lasciarti con il naso sanguinante potrebbe far sì che tu decida di non farmi più leggere le tue storie in anteprima, e allora mi passa il prurito alle mani.

Uuuuh, mi hai in pugno, maledizione!

Va bene, dici che questa storia non ha niente a che vedere con eventuali recenti avvenimenti realmente accaduti, però è veramente difficile riuscire a distaccarsi completamente e riuscire a non pensare a qualcuno in particolare.


Bene, ora vado a commentare veramente.

Mi auguro tu ti renda conto di aver affrontato una quantità abnorme di tematiche annose e che il più delle volte sono causa di accese discussioni.
...Certo che te ne rendi conto, ho scritto una cosa stupida.

La cosa che mi ha lasciata senza parole è che tu sia riuscita a trovare quello che in apparenza sembrerebbe il modo perfetto per parlare di suddette tematiche.
Un punto di vista parziale e imparziale insieme, coinvolto e distaccato allo stesso tempo: un ragazzo morto che narra la propria storia utilizzando una donna (in che modo non si sa, ma non è importante!) come suo tramite.
Sul serio, sono sconvolta!
Dannazione, Fera!
Certe idee sono troppo geniali per essere definite tali, figurati trovare un modo di recensirle!
Povere giudicie, non le invidio affat-oh, cavolo. Sono nella loro stessa situazione! D:

Bene, allora, vorrei essere esauriente e comprensibile, ma dubito davvero di riuscire a trasmetterti a mia volta tutto quello che tu mi hai fatto provare, con la tua storia.

E' perfetta, magnifica. Potrebbe diventare il manifesto di tutte le campagne di sensibilizzazione, se solo la gente fosse in grado di mantenere la concentrazione su un testo scritto per un tempo maggiore ai due nanosecondi.
Inoltre, hai rappresentato in un modo splendidamente rassicurante l'Aldilà, qualunque possa essere, e l'hai fatto mostrando comunque quelle che inevitabilmente sarebbero le angosce che le anime umane si porterebbero dietro (il desiderio di tornare a vivere, la tendenza a stufarsi di qualcosa, alla lunga etc.).

Non sono in grado di scriverti una classifica di ciò che mi è piaciuto di più, perché non riesco a mettere tutti i particolari su un piano comune, dal quale possa partire per fare "paragoni di gradimento".
Diciamo che l'ennesima cosa che ho adorato della storia è il modo in cui hai descritto il rapporto tra il ragazzo e la bambina/ragazza/adulta/vecchia... diciamo "il tramite".
Resisterò all'impulso di copincollartelo tutto, perché penso che tu sappia a cosa mi riferisco.
E' meraviglioso, dico sul serio.
E questa è una su tutte, perché pure il resto della storia è profondo, struggente e magnificamente toccante.

Di conseguenza, sei tu a essere fantastica.

Senti, a questo punto DEVI vincere il primo premio.
Mi dispiace per gli altri partecipanti, saranno bravissimi, ne sono certa, ma questa batte tutto.
E sono obiettiva.

<3, imperituro."

Bene, noto con estremo piacere, nonché con goduria quasi irritante, che ero perfettamente nel giusto, nel presagire quel 'primo posto'. *gongol-gongol*

Mi congratulo nuovamente per la profondità con cui hai trattato una tematica - quella della morte di giovani e meno giovani, nonché la morte in generale - che spesso viene trattata con una superficialità che ha dell'agghiacciante, per non parlare di quando viene violentata dai media, che, per non rischiare di dover parlare di qualcosa di importante, preferiscono sguazzare nel dolore della gente, ringalluzzendolo e stimolandolo.

E, naturalmente, ancora complimenti per l'espediente della 'medium' - perdonami la definizione un po' troppo pseudo-mistica -, tramite la quale il nostro riesce a fornire il proprio punto di vista, e a ricollegarsi a quella vita - ahilui - perduta così presto.

Ribadisco l'<3 imperituro.

Recensore Veterano
13/01/12, ore 17:17
Cap. 1:

Primo posto più che meritato, senza alcun dubbio; la tua storia è così profonda, nostalgica, malinconica e "comune" - non trovo un termine migliore per spiegare il misto di normalità e verosimilarità che questa storia lascia - da creare un'opera non solo gradevole alla lettura, fluida e scorrevole, ma anche tremendamente evocativa, quasi che, senza un briciolo di descrizione all'infuori del monologo, si possa essere catapultati nella coscienza, nel mondo, nella personalità, nella fisicità e nella vita - passata e presente - del protagonista, magistralmente descritto e delineato.
Commovente l'idea di predestinazione, dell'incontro mancato e la salda certezza di un'unione. Meravigliose e toccanti le parole con cui descrive l'incontro che non hanno né avranno mai - questa idea di occasioni perdute è esattamente quello che amo più leggere.
"Anche se non so chi sei e non lo saprò mai, anche se tu non saprai mai chi sono io, so che avrei voluto conoscerti." mi ha ricordato un poco un altro monologo simile, in V per vendetta - una scena che ho amato infinitamente -; apprezzo tuttavia che il tuo scritto differisca da questo.
I miei complimenti, davvero. Ottimo lavoro.

Recensore Junior
13/01/12, ore 15:44
Cap. 1:

Ciao Fera! Accidenti se la tua storia mi ha rapita...
Prima di tutto mi è piaciuto lo stile: scorrevole, semplice ma non certo banale (cosa non è facile), immediato perché giustamente dovevi elaborare pensieri e confessioni. Mentre leggevo mi sentivo condotta alla parola successiva, alla frase sottostante, come se fossi trascinata da una corrente invisibile o una gravità insondabile; alla fine, sono riemersa da tuo testo con una boccata d'ossigeno nuovo.
Poi il tema è stato reso in modo senza dubbio originale: immaginavo che la Lei a cui si riferisce l'anima del ragazzo non fosse una ipotetica amata, sarebbe stato troppo scontato e mi sembrava strano che con la tua bravura cadessi in un errore tanto grossolano. La mia teoria verteva più verso una futura figlia che lui non aveva avuto il tempo di conoscere o, ancor meglio, il ragazzo poteva parlare alla sua possibilità mancata di figlia... ma allora non mi tornavano i conti, perché come avrebbe potuto adottarne le mani per scrivere, se quella figlia non sarebbe mai esistita? Infatti mi sbagliavo: Lei era semplicemente lei, una qualsiasi che però non è proprio una qualunque... Lei che già esisteva da qualche parte nel mondo, ma la loro occasione è stata bruciata. Lui, morendo, ha mancato "all'appuntamento" e questo lo tormenta: il rimorso, l'angoscia di non poter tornare indietro, la tristezza per non poter in alcun modo recuperare e infine l'addio (forse è quello in vero momento in cui realizza l'accettazione della propria condizione)... sono passi del testo che rendo le tue parole vibranti, secondo me. Tanto vibranti, da poter commuovere.
Complimenti, davvero,

Hebe.
P.S. Brava anche con la citazione, è praticamente invisibile nel testo tanto ne è parte integrante.
(Recensione modificata il 14/01/2012 - 01:00 pm)

Recensore Master
13/01/12, ore 10:45
Cap. 1:

Ciao eccomi come promesso. Non volevo perdermela e a quanto pare ho fatto bene. L'ho trovata molto bella. E' un misto di crudeltà, malinconia e dolcezza. Ci sono punti in cui addirittura mi ha strappato un sorriso e altri in cui mi sono fermata a pensare ( a chi ho perso ovviamente)
Mi capita di rado che una storia riesca a farmi riflettere. Di solito le leggo le apprezzo oppure no, ma non mi ci soffermo più di tanto. Invece dopo averla letta mi è rimasta un'inquietudine dentro. Sarà stato il tono del ragazzo, così simile a quello di un ragazzo qualunque, o forse è stato lo stile che hai usato, molto diretto ed essenziale ma al contempo quasi poetico in alcune parti.
Comunque bando a farfugliamenti insensati ^^ primo posto decisamente strameritato e idea assolutamente particolare e originale. Mi è piaciuta un sacco XD

Nuovo recensore
13/01/12, ore 01:41
Cap. 1:

Sono una gran curiosona quindi mi sono precipitata a leggere istantaneamente la storia della vincitrice ^^
Non sto riuscendo francamente a trovare molte parole, anche perchè non c'è molto da dire.
Non ci sono consigli da dispensare e nemmeno critiche da fare.
Non mi resta davvero che farti tanti tanti tanti complimenti!

Hai scritto una storia bella bellissima e super originalissima!!

Ho trovato geniale e originale il fatto che il ragazzo  "prenda in prestito" le mani  di una donna, insinuandosi in maniera silenziosa nei suoi pensieri per rivivere, per non far cadere nell'oblio la sua storia.
E' terribilemente commuovente la parte finale, il sentimento di rimpianto è reso in maniera semplice tramite momenti di vita quotidiana, spesso considerati banali, tuttavia il risultato è di un'intensità travolgente. La gratitudine che il ragazzo prova per quelle mani di cui vorrebbe conoscere la forma, che vorrebbe stringere mi ha fatto letteralmente piangere.
Inoltre ti dirò, ho apprezzato ancora di più quello che hai scritto perchè l'ho sentito particolarmente vicino.
Senza volerlo infatti hai raccontato di qualcosa che è successo realmente nella mia vita.
Hai raccontato di un luogo dove ci può essere la musica o il silenzio, dove tutto può essere un'esplosione di colori o bianco e nero ed è in un posto come quello che hai dipinto che voglio immaginare un mio amico, anche lui un motociclista un pò troppo avventato.
(Basta parentesi triste)
Devo informarti inoltre che forse, senza volerlo, dai adito ad un pensiero che accarezza almeno per un attimo la mente del lettore, o almeno la mia , ovvero :" O mio dio, Ferao è stata davvero posseduta dallo spirito di un motociclista! E' lei l'ignota scrittrice del racconto?"
Magari non l'avevi programmata come reazione ma ti assicuro che c'è stata ^^
Bene, ho ufficialmente esaurito le cose da dirti!
Ancora complimentissimi e chissà che non ci rivedremo in qualche altro contest magari indetto da Medusa e Dark Aeris
Un abbraccio
Clizia :)

p.s.
"Ferao"...lo stavano per dare anche a me come nome ma poi hanno optato per Chill!
Si, scout anch'io ^^