Devo dire che il tema è davvero inusuale per i nostri tempi. Tuttavia, mi ha coinvolto emotivamente moltissimo. Mi piacciono le figure che evochi, mi piace lo stile, l'armonia che trasmette un poco funesta, se vogliamo. Un bel lavoretto, a mio parere. Brava!

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Leggere poesie, secondo me, dovrebbe far parte della quotidianità di una persona, come la colazione o il pranzo. La tua è stata davvero un intermezzo gradito nella mia di giornata. Mi ha ricordato tantissimo, non solo per il titolo, ma anche per l'atmosfera che hai creato parlando di violini e di morte allo stesso tempo, la Danse Macabre di Camille Saint-Saens (che ti consiglio vivamente di ascoltare se l'allusione non era voluta). Complimenti per l'idea originale, fa sempre piacere leggere poesie ben scritte.
Martina.

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Violino nero che suona una dolce e allettante musica terrificante... Ghigno di fiamma, malvagio e sadico....
Questa poesia trasmette bellissime immagini! Mi piace molto il violino come strumento e tu lo hai rappresentato molto bene.
Sei bravissima! Complimenti,
Gio.

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