Recensioni per
Ricordi di una strana amicizia.
di Eremita grigio

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Nuovo recensore
15/01/12, ore 14:14

Ciao Eremita grigio!

Sono anch'io una fan di WALL-E, anche se di lui scrivo (e leggo) perlopiù in inglese... quindi non so dirti quanto sono stata felice di trovare una nuova fanfiction italiana dedicata al robot compattatore di casa Pixar. Oltretutto una longfic a capitoli? Ancora meglio, così avrò più da leggere! *_*

Ma passiamo al primo capitolo. Molto bella (e toccante!) l'idea che un Capitano McCrea ormai vecchio e stanco sia tornato sull'Axiom per rivedere Auto dopo tanto tempo; se il mio sesto senso di Legilimens non m'inganna, mi sa che dovrò prepararmi una bella scorta di fazzoletti perché ho l'impressione che ci sarà da commuoversi *tanto* in questa storia. Poi boh, è solo il primo capitolo quindi magari sono completamente fuori strada, ma mi ha emozionato tantissimo e non vedo l'ora di leggere il vero e proprio incontro fra i due. Quando vede i nomi dei suoi antenati e gli cade l'occhio sulle date di servizio poi mi fa fatto venire la pelle d'oca. Bellissimo.

Oltretutto mi è piaciuto molto che tu abbia fatto salire McCrea sul ponte non tramite gli ascensori ma dalle scale secondarie; in una mia fanfiction a capitoli (in inglese) avevo immaginato uno scenario molto simile, dove lui e altri dovevano muoversi per l'Axiom tramite le scale (peraltro come giustamente dici tu, praticamente mai usate - quindi nessuno sapeva dove fossero XD) perché riattivare gli ascensori avrebbe significato riattivare l'intera Axiom, che al tempo in cui si svolgevano i fatti non era ben vista dagli abitanti perché gli ricordava troppo gli errori del loro passato. Vabbé non c'entra niente, però il primo pensiero quando ho trovato la scena delle scale nella tua storia è stata: "Ah, great minds really think alike!" (sì, mi capita di pensare in inglese, non farci caso, sono pazza XDD)

Poi McCrea è un personaggio che adoro. Per me ha un grandissimo potenziale; da ragazzo sognava la gloria e l'avventura (se hai visto il commento al film, gli autori fanno cenno a questa cosa), poi è diventato Capitano ed è rimasto in un certo senso "deluso" da quell'esistenza apatica. Si è rassegnato, certo, ma ciò non toglie che a lui quell'esistenza lì sta stretta (malgrado l'iniziale sollievo al pensiero di non dover andare a casa - la pigrizia ha quell'effetto, poi mi sa molto da un tipo abitudinario...), e al momento giusto sa riportare in vita i suoi sogni e prendere la decisione più giusta per l'umanità e per la terra. I suoi errori, come tutti i passeggeri, li ha commessi anche lui, però è il primo ad accorgersene e a voler rimediare. A me personalmente piace un sacco scrivere di lui proprio per questo, perché non è un personaggio statico e non ha paura di imparare dalla vita anche lezioni magari spiacevoli ma necessarie. E oltretutto sa assumersi le sue responsabilità, infatti ho sempre pensato che malgrado la momentanea rabbia dovuta all'indifferenza di Auto nel portare a termine i suoi ordini a tutti i costi (persino a costo di una vita innocente come quella di WALL-E), ripensandoci "a freddo" fosse pure dispiaciuto di aver disattivato Auto con la forza. Perché secondo me lui si rende conto che a conti fatti stavano combattendo per lo stesso obiettivo, salvare i passeggeri dell'Axiom - solo che Auto era programmato per credere che "proteggere" equivalesse a tenerli nella fantomatica gabbia dorata, invece McCrea voleva dar loro la libertà. Di scegliere e di agire per il meglio. Però sì, ho sempre immaginato che in cuor suo volesse riattivarlo a un certo punto e chiarirsi con lui (nella mia storia ci va vicino, poi gli manca il coraggio, vista la situazione delicatissima con i suoi passeggeri che stanno già dando i numeri. Per contro vorrei che l'avesse fatto perché avrebbe evitato un sacco di problemi che verranno a crearsi in seguito quando Auto viene riattivato da qualcun altro che con gli umani ce l'ha a MORTE.)

Un'altra cosa che mi è piaciuta e su cui la penso in modo simile (e infatti è uno dei punti su cui ruota anche la mia storia) è che effettivamente l'Axiom sia stata più la nave di Auto che di McCrea (ma diciamo pure di buona parte dei comandanti, forse solo ancora Reardon potrà aver avuto dei veri e propri compiti, ma secondo me già dal suo successore hanno cominciato a delegare sempre più compiti ad Auto - tanto lui era lì per quello! - e a "comandare" sempre meno). Addirittura mi piace pensare che fosse proprio Auto, e non il Capitano in carica, ad addestrare i futuri trainee, quindi per McCrea lui sarebbe stato prima una figura quasi di "genitore" (subentrando alla NAN-E che probabilmente l'aveva cresciuto) e in seguito di consigliere, braccio destro, facta factotum... se devo essere onesta, considerando le molte difficoltà a cui saranno andati incontro sulla Terra (e ricordiamo che McCrea non era abituato al comando, porello...) personalmente credo che avrebbe riattivato l'Autopilota abbastanza "presto", per avere un appoggio anche solo logistico; solo che sarebbe stato, appunto, più simile al suo ruolo originale di aiutante (come doveva essere per Reardon) anziché una specie di supplente tuttofare. (Poi stranamente finisco sempre con il farlo aspettare molto di più a riattivarlo; nella mia storia sono passati vent'anni dall'atterraggio prima che trovi la forza di tornare sul ponte, nel gioco di ruolo dove impersono McCrea sono passati vent'anni anche lì - va be', non è stata scelta mia visto che l'ho preso in carica a gioco già iniziato - l'unica in cui ipotizzo uno scenario simile, con Auto riattivato in tempi molto più brevi, è la mia storiella di Natale dove però ne accenno appena... magari in futuro scrivero qualcos'altro da questa perspettiva), comunque a prescindere da tutto ciò e al di là del mio discorso sull'aspetto puramente 'pratico' di riattivare Auto subito dopo l'atterraggio, ribadisco che l'idea di farli riconciliare solo quando il Capitano ha raggiunto la saggezza degli anni è poeticamente perfino meglio. *_*

Oddio, ho scritto un papiro XD Non posso farci niente, sui film Pixar finisco per dilungarmi sempre anche quando penso di avere poco da dire. Su WALL-E poi mi dilungo anche di più (basti dire che ci sto scrivendo su la *tesi*. Te l'ho detto che sono pazza, no?). Ma, ricapitolando; hai descritto uno scenario assolutamente verosimile e toccante, che lascia presagire una storia più che ottima. Lo stile mi piace, è scorrevole pur essendo abbastanza ricercato e cattura bene l'atmosfera decadente, di grandezza perduta, che si respira sulla nave deserta. L'unico appunto che mi sento di farti... sono due piccolezze; i riferimenti al tempo è sempre meglio metterli in lettere anziché numeri (settecentesimo anziché 700°, trenta invece di 30) - ovviamente esclusi le date vere e proprie tipo 2110. Se il capitolo fosse stato narrato dal punto di vista di Auto invece ci stava, poteva essere una scelta stilistica per esprimere il fatto che lui pensi ancora in modo molto "meccanico". L'altra cosa è una ripetizione nel finale; nella penultima frase la parola "anni" è ripetuta quattro volte ("lui stesso l'aveva lasciato 87 anni prima", "aveva spinto un vecchio ufficiale di 159 anni", "per 30 anni era stata" "che aveva pensato per 30 anni"), magari puoi provare a rivederla un po' (personalmente terrei senz'altro la parte del 'vecchio ufficiale di 159 anni' e cercherei di sostituire le altre, però vedi tu :))

Spero di poter presto leggere il secondo capitolo perché sono davvero curiosa di vedere come va avanti!

Saluti,
Cri86


Edit dell'ultimo minuto: scusa se torno a rimaneggiare la recensione, ma rileggendo il capitolo mi è tornato in mente di aver usato quasi le stesse tue parole descrivendo l'Axiom; tu la chiami "città fantasma", per me "aveva l'atmosfera di un cimitero" :D *Cri batte un cinque con l'Eremita* Come ho detto, great minds think alike! ^_^
(Recensione modificata il 16/01/2012 - 08:30 pm)