Recensioni per
I quattro valori bruciati.
di Severa Piton

Questa storia ha ottenuto 30 recensioni.
Positive : 26
Neutre o critiche: 4 (guarda)


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Recensore Master
20/04/12, ore 20:35
Cap. 6:

Ma se si accosta l'orecchio ad una delle tante pareti di Hogwarts si possono sentire ancora le loro risate
rincorrersi attraverso i muri del castello. Ma non solo i ricordi di una vecchia scuola stregata, sono loro.
Sono i Malandrini che finalmente potranno ridere per sempre.

Ok..Qui lo dico e qui lo nego ho le lacrime agli occhi.
Se questo era il tuo intento ci sei riuscita.xD
Ma quanto è strano che delle semplici parole possano avere un significato tanto grande? *-*

Recensore Master
20/04/12, ore 20:30

Magari sarò un pò di parte.Magari no.
Ma, nonostante ciò che aveva fatto Sirius a Mocciosus a 17 anni (circa) , questa resta la più terribile.
Altro che Coraggio Grifondoro. Ci sono situazioni in cui quel tanto rinomato coraggio va proprio a farsi benedire.
Eccone una.
Complimenti per come hai descritto questi episodi.
Davvero brava! ;)

Recensore Master
20/04/12, ore 17:49
Cap. 1:

Mi hai incuriosito.
Non capisco perchè nessuno di loro.
Capisco Minus, è ovvio il perchè ma gli altri?
Eppure penso che leggendo lo scoprirò.

Recensore Junior
09/03/12, ore 15:45
Cap. 6:

Penso che sia meglio con Peter io odio Peter ma penso che i Malandrini dovrebbero riunirsi,alla fine.Mi piace tanto la tua storia!

Recensore Master
04/02/12, ore 18:29
Cap. 6:

Come da me promesso, eccomi qui.
Prima di lanciarmi in questa recensione, t'avverto che probabilmente vanterà una certa lunghezza; non sono solita recensire senza dire le cose sino in fondo. 
Conclusa questa piccola premessa, veniamo a noi.
Ho letto i capitoli un paio di volte. La prima lettura mi è servita a farmi un'idea preliminare della storia; la seconda, invece, mi è servita a fissare meglio alcuni giudizi e limarne altri. 
Inizio quindi con il dire che prima d'ora non mi ero mai trovata a leggere qualcosa di simile, pertanto, secondo il mio modesto parere, questa raccolta vanta un'originalità non da poco. La scelta dei valori mi è sembrata davvero corretta, probabilmente, se mi fossi ritrovata io a scrivere qualcosa del genere, avrei optato per le medesime cose.
E, a proposito dei valori, parliamo un poco di essi.
James e la fiducia. Non ti nascondo che inizialmente ho aggrottato la fronte, mentre leggevo. Questo perché ho sempre considerato l'amicizia dei Malandrini come un legame troppo forte, su cui le inezie scivolavano senza neppure lasciare la scia. Mi sono posta quindi lo stesso dilemma di un'altra ragazza che ha recensito prima di me, e la mia domanda è stata questa: "Ma come, per così poco?" 
Perché, l'espediente dei pantaloni muta la sua efficacia proprio in base alla condizione del personaggio, così come muta il significato di fiducia. C'è differenza tra la fiducia di un undicenne e quella di un diciassettenne. Ho trovato quindi la la risposta proprio nella risposta a quella recensione: James era molto giovane. Questa, a mio parere, è l'unica pecca. Ma, più che una pecca, la definirei una mancanza. Sarebbe infatti opportuno specificare perché James ritiene quel gesto così imperdonabile, perché pensa che questo ferirà i suoi amici. 
Infatti, come ti dicevo prima, se parliamo di un James undicenne e di un gruppo appena nato, allora tutto il capitolo trova la degna giustificazione; se invece questo - importantissimo - dettaglio è omesso, capisci bene che, chi c'è dall'altra parte dello schermo, qualche domanda se la pone.
Il mio consiglio a tal proposito è quello di inserire questo dettaglio, fornendo quindi una migliore comprensione del personaggio di James, del suo valore e, soprattutto, del gesto stesso di bruciare i pantaloni.
Remus. Remus è lui, e qui c'è davvero poco da dire. Il capitolo non è originale, ma di sicuro non te ne attribuisco la colpa: il fatto sta proprio nel tema "Remus che è un lupo mannaro e non sa come dirlo ai suoi amici perché ne teme la reazione", un tema trito e ritrito, quasi noioso, ormai. 
Noioso se, ci tendo a precisarlo, se non è trattato coi dovuti riguardi. Personalmente, ho spesso letto di questo come qualcosa di poco conto, come qualcosa a cui non si è dato il giusto spessore. Per me, tu l'hai fatto. L'hai fatto per quanto possa permettere una flash, è inteso. Il genere stesso non ti ha dato la possibilità di scandire perfettamente l'argomento o di tratteggiarlo in maniera più completa o dettagliata. 
Sei rimasta in superficie, senza avere la possibilità di scavare. Ma va bene così: è perfettamente chiaro, infine, ciò che prova Remus, i suoi sensi di colpa e i suoi rimorsi, i suoi dubbi e le sue paure, la sua gioia e il suo sollievo - seppur latenti - nello scoprire che no, i suoi amici non l'avrebbero abbandonato.
In poche righe hai reso l'essenza dei Malandrini, l'essenza di quel che erano e di quel che li legava. Inoltre, anche la caratterizzazione di Remus è davvero buona.
Sirius. Sirius è il più ermetico, in questa raccolta. È quello che di meno è stato analizzato, è quello che deve rifarsi alle conoscenze e alle opinioni del lettore, è quello che assume spessore a seconda di chi legge, è quello che può essere frainteso o apprezzato.
Mi ritrovi tra i secondi. Ho apprezzato la scelta del tema di fondo - ancora una volta molto poco originale, ancora una volta senza che tu ne abbia colpa - e come esso è stato reso, né troppo scarno né troppo pieno. Hai dato una giusta misura alle parole e una buona caratterizzazione della scena in sé. La reazione di Remus, nel contesto, calza a pennello, così come quella di James (che, per quanto possa volergli bene, non può essere cieco davanti a qualcosa di così grave ed è giusto che lo biasim) e Peter.
Peter. Bah, per me Peter resterà sempre l'ingrato grassoccio che viveva all'ombra e sulle spalle di James e Sirius. Ma, ignora questo commento, non c'entra nulla con il capitolo.
Sul capitolo posso dirti che è quello che, nel male della scena in sé, ho più apprezzato. È come se si percepisse che è quello che hai curato di più, come se fosse quello che più ti è stato a cuore, perché forse è proprio Peter il fulcro di tutta la tua raccolta. Peter e il suo tradimento - niente di nuovo, ancora. Un tradimento che però mi è piaciuto come è stato analizzato, mi è piaciuta in particolare la frase che recitava più o meno così: "Eri solo, adesso. Ma meglio che essere morto" (perdonami se le parole non sono proprio quelle). Ecco, in quella manciata di parole è racchiuso Peter, la persona piccola e gretta che ha venduto i suoi amici, neanche fossero dei carinissimi piattini da tè. 
La scena parla da sola e non starò qui a ripetere ciò che è pensiero comune in merito. 
E poi c'è l'epilogo. Mi è piaciuto e mi ha fatto un po' aggrottare la fronte. Mi è piaciuto perché è vero quel che hai scritto, perché è vero che la morte ha distrutto tutto e che li ha divisi  e li ha fatti ritrovare in tempi lunghissimi e diversi. La seconda parte, invece, quella di Hogwarts, non mi ha convinta pienamente. Sarà perché, visto l'andazzo della fanfiction, mi sarei aspettata qualcosa di più crudo e drammatico, qualcosa che lasci da pensare. Invece, è come se ci fosse un forzato lieto fine. Forse è proprio questa l'unica, vera pecca di questa raccolta. Ma, questo è un mio personalissimo punto di vista, quindi non starci lì a rimuginare troppo.
Passiamo invece all'aspetto "tecnico". 
Lo stile. Mi è piaciuto. Forse un po' troppo suggestivo nell'epilogo (la nebbia di Febbraio e il ripetere più volte che sono andati via, uno ad uno, ma a lunga distanza l'uno dall'altro), ma diretto ed efficace negli altri capitoli. Il messaggio di fondo di ogni capitolo si recepisce immediatamente. Uno stile dunque pulito, molto sintentico ma esasutivo nella sua brevità.
La grammatica è anch'essa molto buona, non ho notato errori, forse l'unico suggerimento che posso darti è per quanto concerne il prologo, quando parli dei valori e scrivi "uno per uno". Sarebbe più corretto: "Uno per ognuno", evitando la ripetizione, che suona non proprio bene.
Riassumendo, la raccolta è particolarmente originale, leggerla è stato un piacere. È quel tipo di storia che alla fine ti lascia qualcosa, non si puà chiedere di meglio, dunque.
Cos'altro dirti? Hai svolto un ottimo, ottimo lavoro e indubbiamente tornerò nuovamente nei tuoi lidi (sono curiosa di vedere come ti rapporti con le Sirius/Lily), visto che "soggiornarci" non è stato quello che, in altri casi, definirei "uno spreco di tempo".
Hai stoffa, devi solo lavorarci su; quel che otterrai saranno sicuramente sostanziali miglioramenti. Bada bene, Rachel: queste parole sono assolutamente sincere, chi mi conosce sa che non sono solita complimentarmi o lodare l'autore per il puro gusto di fargli piacere. 
Non mi piace essere ipocrita, ecco.
E quindi ti porgo i miei sinceri complimenti e, be', buon proseguimento di lavoro!
A presto,

Sara.

Recensore Veterano
02/02/12, ore 13:43
Cap. 6:

L'epilogo è un po' melenso e inutilmente lirico, ma bisognava pur finire in qualche modo.

Nel complesso non è il massimo come raccolta, ma, ti ripeto, quella di Codaliscia mi è piaciuta, secondo me è quella che merita di più e su quello stile dovresti concentrati, perché è quello attraverso il quale sei riuscita ad esprimere e ad arrivare di più.

Recensore Veterano
02/02/12, ore 13:40

Oh! Questo sì! Questo ultimo capitolo mi è piaciuto e sei finalmente riuscita a convincermi, Qui, nonostante la brevità c'era un'introspezione. Si riusciva a percepire il disagio di Peter, la sua paura davanti a Voldemort, si è assaporata l'essenza del suo tradimento. L'incontro con Sirius anche mi è piaciuto, descritto in poche parole, ma di impatto direi. La fine ricorrente qui cambia e svela il fine della storia. Carino, attieniti a questo stile che è il migliore, fra quello dei capitoli che ho letto. Infatti, pur senza tante parole, sei riuscita a trasmettere delle sensazioni. Sai, sembra più facile scrivere drabble e flashfic, ma in realtà è molto più complesso: è infatti difficilissimo esprimere molto in poche parole, è molto più semplice farlo in one-shot, dove ci si può sbrodolare con le parole. Invece nelle drabble e nelle flash devi essere concisa ma efficace, andare dritta al punto e colpire il lettore. Il che, ti assicuro, è una delle cose più difficili. Con questa direi che in parte ci sei riuscita. Brava! ^^

Leggo l'epilogo ora.

Recensore Veterano
02/02/12, ore 13:34

Nulla di che. Né positiva né negativa. Anche qui sapevo quale sarebbe stato il motivo di rottura e, purtroppo, non sono stata smentita. Avrei preferito qualcosa di più originale, ma va beh...

Diciamo che in generale la prima parte del capitolo è un po' confusa. All'inizio non si capisce bene la motivazione di Sirius, la vedo un po' forzata. Inoltre, è tutto troppo veloce. Non ci si rende neppure conto di cosa sia successo ed il capitolo è già finito. I consigli che ti posso dare sono più o meno sempre gli stessi di prima. Ora leggo l'ultimo su Peter.

Recensore Veterano
02/02/12, ore 13:29

Questo capitolo direi che è meglio dell'altro. Oltre che più lungo, il che non guasta, è anche un po' più pregno. Anche se è andata esattamente come mi aspettavo, non è stato deludente. Infatti è un capitolo carino, non un capolavoro ma carino. Ora, la cosa che forse maggiormente difetta nella tua ff è una maggiore introspezione dei personaggi. Con un'introduzione come la tua capisci che l'aspettativa del lettore è vedere un percorso interiore dei personaggi, i motivi che li hanno spinti ad infrangere i loro valori devono essere analizzati, approfonditi e non solo accennati con una piccola flashfiction. Infatti più che una long sembra una raccolta di flashfic. Ora, questo capitolo va meglio, non è scritto male, è semplice, ma carino. Tuttavia, per il futuro, ti consiglio di approfondire l'aspetto introspettivo. Ora passo al prossimo.

Recensore Veterano
02/02/12, ore 13:23

Un po' corto il capitolo. Visto che avevi scritto long fiction mi aspettavo qualcosa di più lungo... e devo ammettere che questo capitolo non mi ha fatto impazzire. Mi aspettavo qualcosa di più articolato e originale. Del resto, la fiducia è un valore importante, profondo e significativo e perciò un'introspezione maggiore di James sarebbe stata gradevole e gradita. Inoltre, il pretesto è piuttosto scontato... e non molto accattivante. Ora, per non accordare più fiducia a quelli che erano i suoi, di James, tre migliori amici mi sarei aspettata qualcosa di apocalittico e invece... aveva solo dato fuoco ai pantaloni di un altro studente. Ammetterai che non è il massimo e non è un buon motivo per non dare fiducia alle tre persone a lui più care che, per di più, ne avevano fatte fatte anche di peggiori sia da soli che come complici dello stesso James. Mettendomi nei panni di James non mi sarebbe passato neppure per la mente di non avere fiducia in loro per una cosa così...
Beh, passerò al prossimo capitolo e vedrò.

Recensore Veterano
02/02/12, ore 13:15
Cap. 1:

Uhm... direi che mi hai decisamente incuriosita... sì. Infatti come incipit, pur essendo breve, è d'impatto. Ora sono davvero curiosa di vedere come ognuno dei quattro Malandrini infrangerà il suo valore. Per alcuni ho una mezza idea, per altri proprio no, in base anche a come sono per me i personaggi.
Per ora la recensione è per ovvi motivi neutra, ma leggerò al più presto i capitoli seguenti e ti farò sapere cosa ne penso. ^^

Recensore Junior
01/02/12, ore 15:53

Non posso recensire in tutti i capitoli! Ma sappi che l'ho letta e che mi piace da impazzire!!
Sul serio sei grande, continua a scrivere altre storie e non smettere mai! :D
A presto, By Marty

Recensore Veterano
29/01/12, ore 01:59
Cap. 6:

Bellissimo il finale di questa long, davvero!
Mi piace come hai saputo accostare il mancato rispetto dei valori scelti dai Malandrini alla loro storia personale.
Dal prologo un po' avevo intuito la storia (almeno per Remus e per Peter), ma non riuscivo proprio ad immaginarmi come James avrebbe potuto tradire la fiducia dei suoi amici... la tua è stata davvero una trovata originale!
Ma a mio parere è l'epilogo il capitolo migliore: triste, dolce e malinconico allo stesso tempo, una chiusura che dà respiro e concede a tutti (almeno così la vedo io) il perdono. Tra le mura di Hogwarts si sentono davvero risuonare le voci dei Malandrini, di quei bambini che, forse un po' ingenuamente, ma sicuramente in buona fede, si erano scambiati promesse, confidando in un'amicizia eterna.

Recensore Veterano
19/01/12, ore 21:50
Cap. 6:

Ma se si accosta l'orecchio ad una delle tanti pareti di Hogwarts si possono sentire ancora le loro risate
rincorrersi attraverso i muri del castello. Ma non solo i ricordi di una vecchia scuola stregata, sono loro.
Sono i Malandrini che finalmente potranno ridere per sempre.
Insieme.
T.T AMMETTILO!! L'HAI FATTO- SCRITTO APPOSTA!! Tu mi vuoi far piangere e...ci sei anche...BWABWABWAWA (scoppia a piangere come una bmbina di cinque anni)
Ok, dopo questa sclerata posso solo dire che hai un futuro come scrittrice, infatti i più bravi riescono a farti piangere quando il protagonista piange o in un momento particloarmente toccante e a far aumentare i battiti del cuore come se stessi correndo o avessi paura quando il protagonista sta correndo o ha paura.
Sarò ripetitiva ma lo ripeto. tu hai un gran bel futuro come scrittrice. =)
Posso dire che sei una delle migliori ( e dei migliori ) che ho incontrato fino ad ora!
Lupa Malandrina

Recensore Junior
19/01/12, ore 19:38
Cap. 6:

Occhei,
dopo questo finale è necessario
un applauso accademico per te:
*clap clap clap clap*
Il finale è perfetto,
per essere la tua prima long
è eccezionale!

A presto! :D
{Moonight97.>>

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