davvero molto bella e interessante complimenti. Questo modo di vedere le parole, come cose a se stanti è stata una trovata curiosa ed efficace, che lascia molto anche a cui pensare, una specie di insegnamento come le favole infatti dovrebbero dare. Quindi davvero un ottimo lavoro. Hai messo per inscritto quello che io cercavo di capire e trovare da tempo, ogni parola ho un significato e un modo tutto suo di presentarsi e di esere utilizzata non bisognerebbe storpiare o alterare funzioni e concetti. Simostri di comprendere molto bene il motivo dello scrivere e il perché se ne conosci il valore. Sulla scorrevolezza e semplicità nel trattare temi così "importanti" (come il senso di Amare) non c'è che dirti brava, hai sicuramente ottenuto un buon risultato e se in più hai trovato piacevole e divertente scrivere questo testo ancora meglio. Buona fortuna con le prossime favole continua così!

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Complimenti, Miss! E' veramente stupenda! L'ho trovata originale, simpatica, scorrevole e molto piacevole da leggere! I miei migliori complimenti, sei stata davvero brava, come sempre.

A presto,
VB

Hai scritto una storia che mi è proprio piaciuta! E ancora di più mi è piaciuto il fatto che alla fine le parole siano riuscite a farsi rispettare da Giancarlo! E' davvero buffo come hai saputo ricamare giochi di parole: è un testo molto vivace e dall'aria frizzante! Queste parole peperine che hanno voglia di dire la loro sono simpaticissime. Ultima considerazione (per quanto marginale)... quando ho letto "opera omnia" ti ho adorata: è un'espressione che non trovo mai adatta per il contesto in cui è scritta, ma qui il suo tono un po' altisonante era perfetto! Complimenti ancora e... al prossimo contest!

Grammatica e Sintassi: 9/10

Ho solo un paio di annotazioni da farti: sarebbe meglio scrivere sempre in lettere i numeri (a meno che non si tratti di indirizzi o numeri telefonici) e quel “soprattutto” vicino a “soprannaturale” mi sembra un po’ una cacofonia.

Lessico e Stile: 8.5/10

Stile fresco, semplice e accattivante. A mio parere è anche molto istintivo, visto il modo efficace con cui le parole si legano tra di loro.

Trama: 20/20

La prima cosa che ha catturato la mia attenzione è stato l’intercalare tra l’autore (assai sorpreso, visto ciò che gli sta accadendo) e le varie parole, che fanno ironia su loro stesse e sul loro utilizzo da parte di Giancarlo, soprattutto “Amare” ha espresso ciò che io reputo una verità, ovvero il suo utilizzo superficiale in certi casi.
L’originalità di questa storia sta proprio nel fatto che siano le parole (e non i personaggi, come accade solitamente) a prendere vita. E cosa ancora più incredibile è che lo scrittore decida di lasciarle a “briglia sciolta” ed esse scrivono da sole (e a modo loro) il libro che in realtà sarebbe dovuto appartenere unicamente a Giancarlo. E’ vero che il libro non ha avuto successo, ma è “veicolo” di un importante messaggio e/o monito per gli scrittori emergenti, i quali dovrebbero permettere alle parole di esprimersi in libertà, dato che sono le vere fautrici dei racconti. Geniale poi l’idea di associare delle connotazioni “umane” alle parole che sono state prese in considerazione, rendendole quasi antropomorfe.
Massimo punteggio che testimonia quanto io abbia apprezzato questa storia.

Giudizio Personale: 5/5

Totale: 42.5/45 punti

Bella, bellissima! Ti giuro, ho adorato questa storia! Hai parlato in maniera piacevole ed estremamente ironica della realtà editoriale italiana: gli scrittori più celebri sono assolutamente banali e non hanno alcun rispetto per la lingua in cui scrivono! Spero veramente che tu scriva altre favole, perché questa è molto fresca, divertente e originale.
Secondo posto meritatissimo!