Smessi da un po' i panni della giudiciA, Rowi-lettrice è qui per te! :)
Di questa storia ho apprezzato molto il contrasto di sentimenti che sei riuscita a creare: quando ho riletto "da grande" il primo libro, ho trovato un po' raccapricciante il senso di euforia che la Rowling descrive dopo la disfatta di Voldemort: sicuramente per grandi numeri è un evento positivo, però rimane il fatto che per riuscirvi sono morte due persone e un bambino è rimasto orfano. Sì che è un'incomprensione che secondo me si porta avanti per tutta la saga (tipo Harry che si lamenta di tutti quelli che lo credono un galletto in cerca di fama per mantenere viva la sua celebrità, quando lui non la vorrebbe affatto, visto il prezzo che ha pagato per essere famoso, i suoi genitori e undici anni e più di cacca made in Dursley). La tua storia mi ha restituito questo senso di doppiezza del fulcro di tutta la saga.
I Paciock sono ovviamente felici che la guerra sia finita: hanno un figlio, che finalmente sarà al sicuro e che potrà vivere un'esistenza serena e senza drammi, hanno un futuro davanti a loro. Dall'altra parte, però, c'è l'orrore e la disperazione per aver perso due amici, il paragone che viene spontaneo per Alice tra la sua famiglia e quella spezzata dei Potter, tra il povero Harry, rimasto orfano, e il suo Neville. Il ricordo di futili impegni che ora agghiaccia, nella consapevolezza che non sarà più possibile rispettarli. Un contrasto di sensazioni molto forte che esplode con la breve lettera di Fenwick (che non mi ricordavo proprio, però mi piace quando i membri dell'ordine poco conosciuti sono usati... come membri dell'ordine e non come potenziali amanti iin pairing discutibili), molto ben gestito.
D'altra parte, se per i personaggi c'è questo contrasto molto forte – e che arriva vivido e forte per chi legge – per il lettore c'è anche la consapevolezza del reale futuro che aspetta i Paciock, un futuro a mio parere forse anche peggiore della morte, inesorabile, come ci ricorda la frase finale e così il titolo, che mi ha angosciata perché ho riconosciuto la citazione prima ancora di leggere la fic e tu SAI quanto a me angosci quell'episodio, piccola vacca!
In ogni caso, leggere questa fanfiction, anche se è così breve, è una serie di pugni nello stomaco che agghiaccia.
Ottimo registro scelto, accentua tutte queste sensazioni e toglie il fiato. Brava, polletta!
Rowi |