Oh. Oh. Oh. OH!
Okay, basta. Direi che una recensione a questa meraviglia non può limitarsa alla ripetizione convulsa di queste due lettere, ma...OH. Davvero. L'idea di Arthur legato alla sfera musicale del rock/punk mi è sempre piaciuta un sacco. E Francis...Francis con Edith Piaf. Lo ammetto, ho squittito come una scema quando l'ho letto. Sono un'idiota, ma sono scattata su cinguettando e gorgheggiando qualcosa che doveva sì-no-forse somigliare a La Vie En Rose. O a L'Accordeoniste, tanto per restare in tema di strumenti musicali.
Eh, bhè, l'IC dei due personaggi è palese: Arthur scontroso come sono un inglese può essere, del tutto incapace di accettare la realtà fino a quando non gli viene sbattuta in faccia o ci si ritrova -in questo caso gemente e mugolante- in mezzo; e Francis più dandy tra i dandy -Questa parte in particolare mi ha colpito molto: Arthur si vestiva in jeans e T-shirt strappate, in un tripudio di spille e catenine varie.
Francis si rifiutava di salire sul palco senza i suoi maglioni e le sue scarpe di camoscio.
L'inglese aveva un repertorio che spaziava dai Beatles, ai Rolling Stones ai Gun and Roses.
Il francese trovava sempre il modo di infilare alla fine dell'esibizione una canzone di Edith Piaf.
L'uno assaliva il pubblico. L'altro lo accarezzava con le sue note.
Che ci posso fare? Sono strana!-, romantico con quella vena di perversione che ne fa la ranocchia d'oltralpe che tutti (?) amiamo. Sì, sono loro, senza possibilità di sbagliare nemmeno per un istante.
E la storia mi è piaciuta davvero, davvero molto. Il finale ha fatto uscire quel lato tremendamente romantico di me stessa che tento di nascondere per evitare inconvenienti zuccherosi e zuccherini, ma tant'è...!
E me l'hai dedicata. Mon Dieu , non mi merito tanto.
Grazie!
Complimenti!
Alla prossima,
Nemeryal
Ps: con calma, arrivo e colmo la lacuna di fan fiction che mi mancano da recensire U_U |
